domenica 23 agosto 2009

"Show, chiesa e panini. Fedeli contro il Parroco" sul Corriere del Mezzogiorno

Ancora un "colpaccio giornalistico" di Carlo Franco che rilancia in grande stile lo "scandalo di Casarlano" dove don GiovanniNiger, parroco-imprenditore artistico e gastronomo, con il sostegno della politica, ha creato l'ennesimo caso legato alla sua "particolare visione e gestione della missione ecclesiastica".
Nel nostro "post" del 20 agosto abbiamo sollevato il caso che è stato "ripreso alla grande" dal giornalista del Corriere a conferma di un malessere crescente di una comunità che non è disposta ad accettare passivamente un modo di comportarsi che ha poco o nulla del fare chiesa. E non finisce qui...Gli Sponsor politici del Parroco e delle varie parrocchie della costiera cominciano a preoccuparsi per indiscrezioni su accertamenti connessi all'erogazione di patrocini e finanziamenti con finalità elettorale. Un dossier sarebbe stato aperto dalla Procura della Repubblica di Napoli a seguito di un circostanziato esposto-denuncia.
SORRENTO - Parroco o imprenditore di feste di piazza? Infaticabile e caritatevole pastore di anime o manager smaliziato che nei ritagli di tempo si dedica alla cura dei suoi filiani? Probabilmente tutt'e due cose insieme, ma in questa coda infuocata d'estate la seconda anima sembra voglia prendere il sopravvento. Sorrento, insomma, si ritrova a fare i conti con la complessa e sfuggente personalità di don Giovanni Ferraro, il parroco della Chiesa di Santa Maria di Casarlano - frazione collinare abitata da 2500 anime - che già altre volte è salito alla ribalta della cronaca non proprio rosa e meno che mai da bollettino parrocchiale. Questa volta, però, si è passato il segno e il caso è finito all'attenzione del Vescovo Felice Cece e delle autorità laiche. La storia eterna di don Camillo e don Peppone si ripete, anche se i protagonisti non producono baruffe ideologiche. La voglia di far finta di niente sarebbe forte, ma il tempo delle decisioni è giunto e non sono più possibili rinvii. La posta in palio, infatti, è grossa: gli spettacoli che il parroco ha organizzato per tutto il meso di agosto sul sagrato della parrocchia si concluderanno immancabilmente con abbondanti libagioni (a pagamento) che sottrarrebbero lavoro e guadagno agli imprenditori laici che non hanno spettacoli da presentare ma solo il conto di una stagione che ha fatto vedere le streghe. Cosa accadrà? Lo sapremo a stretto giro di posta, ieri ci sono stati incontri importanti e pare che gli sponsor politici del parroco non siano più disposti a reggergli la coda. Anche se hanno cognomi da liturgia parrocchiale. Il cammino spirituale di questo sacerdote poco più che quarantenne - gradevole di aspetto e scuro di carnagione al punto che i compagni di seminario lo ribattezzarono "niger" e quel soprannome ancora lo segue - è punteggiato da incidenti di percorso: a Sant'Agata don Giovanni venne come dire, dimissionario e andò via accompagnato dal dileggio dei parrocchiani che imbrattarono i muri con scritte offensive; a Marano, un'altra frazione di Sorrento, andò più o meno allo stesso modo, ma è a Casarlano che il parroco ha messo in prosa e musica, a partire dal 2006, il suo capolavoro: un cartellone di spettacoli teatrali, musicali e con grandi firme e, si ritiene, commendevoli gettoni di presenza.
Gli ultimi inviati speciali sono stati, sere addietro, i "Ditelo voi" che non sono certo un ente di beneficenza.
La rassegna è scandita da un logo che colpisce l'immaginazione e, a quanto pare, fa cassetta: "Aperti per ferie". E, per giunta, il vistoso manifesto con il calendario degli eventi - il primo spettacolo è andato in scena il 26 luglio - riempie strategicamente tutti gli spazi più invitanti di Sorrento (trionfa anche in piazza Tasso) recando in calce, ben evidenziato, il messaggio che più sembrerebbe stare a cuore a don Giovanni: "ogni sera degustazione di panini, saltinbocca e deliziose sorprese presso il nostro punto ristoro". Non sappiamo quanto davvero siano deliziose le sorprese, ma sappiamo per certo che la concorrenza del parroco ha inferto un duro colpo all'economia non confessionale di Casarlano e dintorni che si reggeva sulla ristorazione veloce. Che ora è appannaggio dei fans della parrocchia. E ha contribuito al degrado dell'immagine della frazione invasa da bancarelle e sudicia come mai era stata prima. Quest'anno, insomma, a detta degli imprenditori feriti, il parroco ha passato il segno e la Curia deve "fermare" don Giovanni. Alla crociata si sono uniti anche molti fedeli che stanno raccogliendo firme per chiederne la destituzione. Come accadde a Sant'Agata sui due Golfi. "Il parroco è arrato ad offenderci durante le prediche" dicono in tanti e qualcuno aggiunge che "si arriva a violare perfino il segreto della confessione". Tutte accuse da accertare, manco a dirlo. Don Giovanni, tra l'altro, respinge ogni addebito e in una lettera inviata ai filiani spiega quali sono le finalità della lunga rassegna. "Aperti per ferie, dice, offre tante possibilità di intrattenimento...e come sempre fioccano i complimenti per gli spettacoli, per la serietà degli organizzatori e per le splendite prelibatezze del Punto di ristoro". Bussate e vi sarà aperto, pagando.
Gli imprenditori ribattono a tanta dolcezza con parole dure: siamo abituati ad avere a che fare con la concorrenza, ma non a quella che ci fa oggi la Chiesa. E' un avversario contro il quale non sappiamo lottare. Oppure: mentre la parrocchia prospera le nostre pizzerie, le nostre paninoteche e i nostri bar raccolgono solo le sue briciole. Siamo alla richiesta di cacciare i mercanti dal tempio. Chi vincerà?
Carlo Franco
da il Corriere del Mezzogiorno 23 agosto 2009

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17 Commenti:

Alle agosto 23, 2009 1:32 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

mi permetto di fare qualche appunto all'articolo sopra indicato, innanzitutto stimolando i ristoratori a trovare delle scusanti più solide e reali per il loro flop in questo periodo.forse dovute ad una crisi di cui si parla continuamente, e addossare la crisi alle sagre, che ci sono sempre state mi sembra a dir poco ridicolo.
inoltre siamo in uno stato in cui la chiesa decide le nostre leggi, quali debbono passare o meno, ci scandalizziamo se la chiesa, come in questo caso diventa imprenditore?!?! e poi imprenditore a quali fini?!? so che da quando il Don Giovanni è alla guida della parrocchia di Casarlano sono state fatte molte cose per la comunità, cose che prevedono delle spese, spese che devono essere sostenute in qualche modo, e qui subentra lo spirito imprenditoriale, innovativo e creativo di don Giovanni, ma di tutte le persone che lo sostengono, lo appoggiano, lo seguono e lo stimolano...mi sembra che casarlano abbia dato una lezione di come si organizzino e si portano a termine manifestazioni che portano pubblico, cosa che invece il comune di Sorrento non riesce a fare se non facendo pagare dei biglietti esosi per la maggior parte delle persone...
e vorrei chiudere consigliando all'autore a non scrivere sotto dettatura, prima regola di ogni giornalista che si ritiene libero.
sperando che il mio commento non venga filtrato, ma pubblicato, saluto cordialmente
gianni

 
Alle agosto 24, 2009 3:36 AM , Blogger Mastellone Gaetano ha detto...

Attualmente sono in ferie all'estero. Ho appena letto le "cronache contro" don Giovanni di Casarlano che trovo assolutamente "ricche" di livore! Ma come si può condannare un prete che da sempre ha curato molto, e bene, l'aggregazione dei suoi parrocchiani ed in particolar modo dei giovani. Basta con queste stupidaggini ed i "ristoratori" che hanno sollecitato le iniziative contro la sagra di Casarlano si preoccupassero di migliorare le loro aziende anche con una politica di prezzi ancorata alla qualità. Le "sagre paesane" sono indispensabili per CHI non può spendere e per tenere sempre alte le tradizioni locali. Sono per le Sagre e per gli uomini come don Giovanni. Appena rientrerò a Sorrento farò una mia nota sulla vicenda e la pubblicherò sul Blog www.mastellonegaetano.com

Firmato: Gaetano Mastellone

 
Alle agosto 24, 2009 8:56 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

un colpaccio??!! questo è l'antigiornalismo per eccellenza. ha ragione grillo...: i giornalisti sono una casta, e chi non si allinea al loro "sistema" di favoritismi e "strizzatine d'occhio" rischia di essere sputtanato anche per cose che non commette. mi meraviglio di un quotidiano come il Corriere, che si presta a queste begucce paesane, mistificando la realtà di una persona ECCELLENTE, che scende in campo e si sporca le mani, che non rimane chiuso nelle sagrestie, che non si presta a fare da commesso nel grande supermercato dei sacramenti, ma fa dell'attivismo la sua filosofia di vita. si può discutere del suo carattere, apparentemente burbero e presuntuoso, ma non mancarlo di rispetto per cose totalmente inventate, messe in giro da chi (la minoranza) vuole screditare le persone ECCELLENTI, seminando "ad hoc" piccole perle di calunnie (la stessa strategia che utilizzano in terra di camorra - vedi il caso di don Peppino Diana). Accetto lo sfogo del ristoratore, ma non lo comprendo. Non accetto invece nemmeno una virgola di questo articolo, anche perchè per accusare le persone su di un giornale c'è sempre bisogno di riportare fatti circostanziati. Fare il giornalista significa essere responsabili... A quanto pare, non si dovrebbe mai finire di imparare, anche ad una veneranda età. Da pensione...

 
Alle agosto 24, 2009 3:14 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Mi sono trasferito a Casarlano dal 1990 e per molto tempo mi sentivo un cittadino emerginato in quanto in questa frazione collinare di Sorrento non accadeva mai niente, nessun tipo di manifestazioni se non la festa dell'Assunta che per pochi giorni movimentava il borgo.
Da quando è diventato parroco Don Giovanni Ferraro ho assistito ad una trasformazione di tutta la parrocchia, infatti tutto si è sviluppato intorno a questo illustre personaggio che ha dato vigore e vita a tutti instancabilmente si è prodigato nell'organizzare tante forme di socialità, non trascurando la parte liturgica (vedi la creazione del coro)e la dedizione ai bambini e l'assistenza agli anziani,dalla sua venuta si è riscontrata una maggiore frequenza alle funzioni celebrative, e una puntuale frequenza all'azione cattolica.
Quello che alcuni soloni hanno messo in evidenza sparlando del nostro parroco sembra a molti di noi che conosciamo i fatti, tutto un programma orchestrato da oscuri mandanti che preferiscono sparlare e non fare,e mostrano una prevenzione verso una persona che all'inerno della comunità di Casarlano è stimato e ripsettato dalla stragrande maggioranza. Pertanto esprimo tutta la mia solidarietà al mio parro Giovanno Ferrara.
Pino Rega

 
Alle agosto 25, 2009 12:35 AM , Anonymous Giuseppe ha detto...

La migliore smentita all'articolo di Franco è la vita sobria di don Giovanni. Ovvero, i FATTI. Viene descritto come un imprenditore di piazza, che non vede l'ora di monetizzare a suon di panini e panzerotti... A me sembra soltanto un imprenditore poco scaltro, perchè guida una vecchia Fiat Punto ammaccata, veste di sandali e bermuda e vive nell'abitazione di famiglia, lontano dalle opulente e panoramiche case della Curia.
Di contro, vedo che realizza tante iniziative per la sua comunità, investe soldi, tempo, impegno e dedizione per un borgo collinare che finora era ricordato solo ed esclusivamente per l'abusivismo edilizio e per una piazzetta in balìa delle gang di turno... Sono sempre stato un "fan" di Franco, leggendo questo articolo mi è assalita la rabbia... Non me l'aspettavo: conosco Giovanni da anni, il suo carattere non può e non deve piacere necessariamente a tutti, ma è una persona appassionata, che interpreta la sua "mission" come gratuito e disinteressato servizio alla comunità.
Nell'articolo mancano i dettagli che fanno la differenza: si da' spazio ad una presunta minoranza di "accusatori" del Niger (?!?), (accuse, d'altronde, tutte da dimostrare) tralasciando il fatto che, in tutte le parrocchie dove ha operato, le sue iniziative, liturgiche, pastorali o sociali, hanno sempre riscontrato un successo che va al di là di ogni rosea aspettativa. Domanda: ma all'indomani di una elezione, i giornali danno spazio al partito che ha preso il 99% delle preferenze o a quello che ha ottenuto l'1%? Ovviamente, al raggruppamento vincente. Qui, magicamente, accade l'inverso: si parla di Sant'Agata, di Marano e della coda polemica di 3-4 famiglie, e si dimentica che, dopo l'uscita di scena di don Giovanni, queste due comunità sono MORTE, anonime, lasciate alla mercè di qualcuno che si serve della Chiesa ma non la serve... Ora, fortunatamente, vedo una sommossa popolare a difesa di don Giovanni. La storia insegna che le "sommosse popolari" non sono "spinte" dagli interessi economici (gli interessi economici muovono gli Stati e i loro eserciti), ma dall'idelologia. Questo articolo offende la parte più cara della gente, il suo impegno disinteressato, la gratuità che profonde per lo stare insieme. Mi auguro che qualcuno possa cospargersi il capo di cenere... Ma ne dubito.

 
Alle agosto 25, 2009 6:24 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Non sono abituato ad intervenire in questioni di così poco spessore ma questa volta non posso fare a meno di dire la mia spinto dalle Enormità raccontate.
Abito nella citata zona di Marano e sento il bisogno di testimoniare la bontà dell'operato di Don Giovanni Ferraro.
Il suo arrivo nella nostra parrocchia ha letteralmente sconvolto i canoni tradizionali, con il suo carisma ha coinvolto tantissimi giovani strappandoli spesso ad un destino incerto e, nonostante i tanti ostacoli che ha incontrato sul suo cammino, negli anni del suo operato ha condotto la comunità per mano fino a farla camminare con le proprie gambe.
Inoltre, grazie alle sue iniziative da "imprenditore", attualmente la comuntià può usufruire, per lo svolgimento delle attività, di un centro pastorale, di un campetto reso agibile e di un ampio giardino che costeggia la chiesa.
Per tutto questo e per molto altro, da parrocchiano praticante, non ammetto che chi ignora parli senza cognizione di causa.
Don Giovanni Ferraro non è stato "cacciato" anzi è ancora rimpianto!!!...
Attualmente al servizio della comunità di Casarlano sta dando ancora una volta il meglio di se, lavorando duramente per garantire la crescita della sua parrocchia.
Spero vivamente che Don Giovanni sia finalmente lasciato in pace, libero di compiere la sua missione senza ostacoli, che non debba ancora perdere il suo tempo a difendersi dalle farneticazioni di chi scrive giusto per il gusto di servire chissà chi.
C.S.

 
Alle agosto 26, 2009 2:50 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Purtroppo come si evince dalle lettere pubblicate, c'è chi si diverte con parole grossolane e menzognere a mettere in discussione LA RASSEGNA "APERTI PER FERIE", definita come protagonista della crisi dei ristoratori sorrenti (ovviamente è ironico);
LO STAFF (di cui facevo parte anch'io)il quale, ci teniamo a precisarlo,non riceve nessun riscontro economico da queste iniziative parrocchiali; ma siamo consapevoli che, in un mondo dove nessuno ti da niente per niente,sia un pò difficile crederlo!
Ma nonostante le opinoni opinabili e le affermazioni inconsistenti, LA NOSTRA RASSEGNA "APERTI PER FERIE" è giunta al termine come ogni anno col dispiacere di chi quasi ogni sera amava trascorrere una piacevole serata in nostra compagnia!
...SCUSATE SE E' POCO...!!
Ma soprattutto è stata messa in discussione la professionalità e la buona fede del nostro Parroco Don Giovanni, a cui invece va tutta la nostra stima e riconoscenza!Non abbiamo bisogno di aggiungere altro perchè chi lo conosce davvero, sa apprezzare il valore della persona che è!Siamo orgogliosi di averlo come Giuda Spirituale oltre che come buon AMICO sempre disponibile e presente nei piccoli e grandi problemi di tutti noi!!!
Io sono un'animatrice della Parrocchia di Casarlano e ancor prima sono stata un'animata presso la parrocchia di Marano nel periodo in cui c'era Don Giovanni...e ho visto con i miei occhi l'impegno costante e l'entusiasmo che mette nelle iniziative che propone con l'unico scopo di riunire la comunità!...La rassegna, come il presepe o la via crucis non è un mezzo per arrivare ad un profitto...perchè il lavoro che c'è dietro sarebbe impagabile!
Se il rispetto è ancora un valore... consiglio agli autori di quelle lettere di riscoprirlo e tutelarlo!
Viviana

 
Alle agosto 26, 2009 1:41 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Dispiace che certe firme si prestino a certe stupidaggini prive di ogni fondamento e dettate da invidia e ignoranza!
Il Bene disturba sempre e a reazione di certe lobby ne da conferma.
vorrei dire a queste lobb che la festa è finita, la crescita infinita non esiste, la vita è ftta anche di altro: Gratuità, tempo libero, star bene insieme, amicizia, valori...tutte parole che non esistono evidentemente nel vocabolario di certa gente.
Dico ai ristoratri (?!) di pensare prima di tutto a cme trattano i loro dipendenti, di chiedere conto della stagione fallimentare alle loro associazioni di categoria e a chi li amministra. (Perchè c'è qualcuno che ci amministra????).
Inviterei ristoratori e pseudo giornalisti articoliti ad occuparsi di cose molto più serie visto che i loro stipendi sono PAGATI dalle nostre TASSE che si riversano anche nei contributi statali per i giornali!!!

 
Alle agosto 28, 2009 1:24 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Propongo una lettera publica a Carlo Franco

 
Alle agosto 28, 2009 1:39 AM , Blogger rosanna77 ha detto...

Lascio anche io due parole di sostegno e stima a Don Giovanni e agli amici di Casarlano, perchè meravigliata e delusa dalle cattiverie gratuite scritte a tale riguardo. Sento il dovere di far sentire la mia voce perchè conosco Giovanni ormai da anni(da quando era a Marano) e per esperienza conosco la sua bontà e il suo disinteresse nell'operare. Il bene che ha portato prima a Marano e ora a Casarlano è tangibile e visibile non solo negli occhi dei ragazzi e delle tante persone che in lui trovano un sorriso e una pacca sulla spalla, ma anche nelle opere e iniziative proposte. Progetti questi realizzati grazie alla passione e alla buona volontà di tanti che, come lui, gratuitamente prestano le proprie mani e il proprio cuore per realizzare GRANDI SOGNI. Dico gratuitamente perchè per esperienza diretta ho condiviso, insieme ai miei amici di marano, serate fatte di sorrisi e panini, e giorni interi in cui ognuno di noi con gioia metteva il proprio talento a servizio degli altri: le mamme preparavano ciambelloni e cioccolate calde e i papà offrivano il proprio tempo e la propria fatica per costruire uno spazio in cui crescere e sognare. Ecco cosa è accaduto quest'anno a Casarlano. Voglio ribadire, perchè in alcune di quelle serate ero li', che non c'era biglietto da pagare per assistere agli spettacoli nè si era obbligati a consumare una bibita o un panino, tutt'al più liberi di lasciare una piccola offerta alla comunità. Alle persone che hanno scritto e giudicato la persona di Don Giovanni voglio solo dire che a volte prima di parlare sarebbe meglio conoscere "personalmente" e non per sentito dire: magari scambiare due chiacchiere occhi negli occchi. Certo il suo carattere non può piacere a tutti ma sporcare cosi le cose belle realizzate significa offendere non solo la sua persona ma chi, con lui, sogna in grande e si adopera ogni giorno per realizzare qualcosa di buono.

 
Alle agosto 28, 2009 1:58 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Da premettere che la rassegna "Aperti per ferie" è assolutamente gratuita, in quanto nessuno è obbligato a pagare nessun biglietto per entrare a vedere gli spettacoli, quindi non capisco quale arricchimento potrebbe avere il parroco da questo.Se avesse voluto arricchirsi con la manifestazione sarebbe stato più intelligente far pagare per entrare, così avrebbe risolto anche il problema della mancanza di posto a sedere x le infinite persone che entravano.So con sicurezza che la manifestazione si regge in piedi solo grazie alle offerte, alle entrate del punto ristoro e dai biglietti della lotteria venduti,tutte cose peraltro assolutamente facoltative(nessuno viene cacciato se non mette niente nel cestino delle offerte o se non mangia dieci panini!!!). Ai cari ristoratori e commercianti sorrentini vorrei dire che capisco che è per tutti un momento di crisi ma non potete scaricare la vostra frustrazione su una persona che da la possibilità agli abitanti (e non) di una comunità che di per sè non offre niente,di passare una estate serena e in compagnia, senza sentirsi in colpa per aver sperperato uno stipendio familiare che è già insufficiente!non tutte le famiglie purtroppo hanno la possibilità di farsi un mese di vacanze nella villa di villeggiatura, o di andare tutte le sere in ristorante o nei locali e mi sembra giusto che chi è costretto a rimanere a casa, possa almeno vedere i propri figli divertirsi in un ambiente sano e tranquillo.Le mie figlie mi hanno detto che x loro finita la rassegna era finita anche l'estate, quindi posso dire solo un grazie a Don Giovanni e di non mollare perchè dalla storia, chi vuole fare del bene viene sempre accusato da chi in questo non trova il suo guadagno!Eleonora

 
Alle agosto 28, 2009 2:12 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Vorrei chiedere al giornalista del Corriere come gli salta in mente di offendere di punto in bianco una persona e una comunità facendosi portavoce di illazioni e calunnie. Forse è partito a testa bassa perchè erano "persone di chiesa" e quindi attaccandole poteva ingraziarsi coloro che nel suo gruppo editoriale decidono la linea? (La quale è la "chiesa ha sempre torto")

 
Alle agosto 28, 2009 6:33 AM , Anonymous Pietro ha detto...

Io mi permetto di fare una constatazione, sono salito in due occasioni per la manifestazione che si è svolta a Casarlano. In entrambe, con i miei amici dopo aver assistito gratuitamente agli spettacoli(Gigi e Ross e i Ditelo Voi), mi sono recato nel centro di ristorazione veloce adiacente al sagrato della chiesa. Bene, tutte e due le volte abbiamo dovuto rinuinciare perchè non c'erano posti liberi per mangiare. io non sono credente e non mi piacciono molto gli ambienti ecclesiastici sorrentini, ma devo affermare che la realta della comunità di Casarlano è un piacevole esmpio di come con poche risorse si può fornire un servizio utile ai cittadini sopperendo alle numerevoli mancanze dell'aministrazione comunale.

 
Alle agosto 28, 2009 7:59 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

sono stato e sarò sempre convinto che il miglior modo per fare audience è sparare sulla crocerossa o simili.
sono un ragazzo della parrocchia di Marano che nel 1996 ha conosciuto don Giovani Ferraro. stando allo stile popolare sorrentino potrei dire che Don Giovanni ci usava come schiavetti, facendoci fare ciò che voleva manipolandoci con il suo grande carisma e che da noi in parrocchia ne ha combinate di cotte e di crude.....bè dovete assolutamente rodere, voi non potete assolutamente aprir bocca contro un prete come Don Giovanni, ma soprattutto contro modo di una comunità intera
mi dispiace ma non credo che il caro giornalista di turno abbia azzeccato il soggetto da poter spennare. caro sig. giornalista, lei non può immaginare quante idiozie ha scritto riferendosi al passato di don Giovanni e quante sul presente. un prete imprenditore certamente non va in giro come don Giovanni, magari veste alla moda, compra la macchina nuova o super comoda, il TV e accessori all'ultimo grido e magari va a farsi le vacanze in tutto il mondo invece di normali campi scuola. forse non dovremo neanche considerarla rispondendo al suo articolo, lei non ha veramente lo stile dei grandi giornalisti, lei ha cercato il numero per fare lo scoop. ci pensi bene, per la prossima volta, cambi soggetto, i preti,nostre guide spirituali, nessuno li deve toccare, loro ci aiutano a crescere e soprattutto aiutano a crescere i nostri figli, a differenza di giornalisti come lei che scrivono solo di pettegolezzi, corna, violenze e tutto ciò che crea odio e invidia. spero tanto che da oggi non si occupi di articoli per la nostra chiesa, mi viene da pensare se è addirittura cristiano.
Gennaro

 
Alle agosto 29, 2009 4:11 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

...viene da chiedersi: perchè?...perchè dire certe cose?perchè screditare e calunniare le persone?perchè distruggere ciò che di buono è stato creato?...ma sopratutto...pensateci...perchè in questo blog ci sono solo commenti a favore di Giovanni?e un'altra domanda sorge allora spontanea: dove sono tutte quelle MIGLIAIA,anzi,MILIONI di persone che hanno disprezzato la rassegna APERTI PER FERIE o tutte le altre iniziative del parroco?(a partire dalle bancarelle,i tornei e le sfilate fatte a marano)...perchè,se ci sono,potrebbero lasciare un commento anche loro,e spiegare a tutti noi,che a Giovanni lo CONOSCIAMO VERAMENTE,cos'è che non gli va,cos'è che non condividono...serenamente,siamo tutti aperti al dialogo e alle critiche costruttive,NOI. Sappiamo ascoltare,NOI,perchè"qualcuno"ci ha insegnato il rispetto,la tolleranza,il reciproco amore...però ci ha anche insegnato il valore della lotta,quella lotta silenziosa,non violenta,che non usa parole dure,che non usa accuse,ma FATTI!basterebbero i fatti per farci ritornare sui nostri passi e dire: sì,sig Franco(o chi per lei),ha ragione...ma fatti,mi dispiace per lei,non ce ne sono...può scavare può cercare negli archivi più bui della storia della chiesa...il nome di Giovanni non ci sarà...e se c'è è perchè qualcuno come lei ce l'ha messo ingiustamente. Non voglio fare la moralista e difendere a spada tratta Giovanni perchè è stato il mio parroco e perchè sono cresciuta con lui,no,perchè nessuno potrebbe capire il bene che gli voglio,è una cosa solo mia e potrebbe sembrare di parte; voglio solo aprire gli occhi delle persone che hanno dato credito a quell'articolo(credo siano davvero poche,perchè a dispetto di quel che si crede"a gent' nun è fess'")...guardate...anzi,leggete tutti i commenti...pensate a tutte le persone che fino alle 2(se non più tardi!)di notte restavano a pulire,a mettere tutto in ordine,pensate ai giovani che potevano andare in discoteca o nei pub e invece erano lì a SERVIRE, pensate agli anziani che invece di stare soli in casa,magari davanti alla tv,potevano trascorrere delle serate diverse,all'aria aperta e in buona compagnia.Politica? Solo perchè Sagristani è venuto a rappresentare la provincia che è stato l'unico ente a promettere di dare qualcosina per la rassegna? ma su,non fatemi ridere...ma la cosa che più mi fa ridere è definire"COLPACCIO GIORNALISTICO"questo articolo...ma per carità!!!un articolo menzoniero su una festa di paese organizzata da una parrocchia???ma ho scritto articoli più interessanti io a scuola nei compiti in classe!almeno trattavo argomenti interessanti!...caro sig Franco,con quest'articolo ha solo fatto sì che tutte le persone con sale in zucca le rispondessero a tono,grazie!perchè ci ha fatto capire che siamo in tanti a pensarla diversamente da lei!NOI NON SIAMO SOLI!e casarlano avrà sempre il mio sostegno!
Laura

 
Alle settembre 01, 2009 7:21 AM , Anonymous Raffaele Apreda ha detto...

Ho partecipato diverse sere alla manifestazione "APERTI PER FERIE" organizzata dagli amici di Casarlano e devo dire di essere rimasto impressionato dalla passione con cui un'intera comunità ha inteso organizzare tanti eventi per tanta gente comune.L'accoglienza riservata ai concittadini e agli ospiti della città è sicuramente un esempio da seguire e un orgoglio per l'intero paese. Da parte mia un sincero ringraziamento a al Parroco Don Giovanni e a tutti coloro che con il loro lavoro silente hanno permesso l'organizzazione di questa slendida manifestazione.
Raffaele Apreda

 
Alle agosto 08, 2010 3:09 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Giovani che invece di annullarsi chissà dove,servono
al punto ristoro.....vecchi che invece di maledire il caldo davanti alla nullità della tv,trovano compagnia e svago....una comunità viva,riunita ed unita....
Beh,che miracolo.....e a chi si è sentito o si potrà sentire offeso durante le 'prediche'....prima di
lamentarsi apra una pagina del Vangelo,la legga,la proietti nella vita di tutti i giorni e poi dica in tutta franchezza di sentirsi completamente in pace con la propria coscienza......Ho conosciuto Don Giovanni Ferraro negli anni in cui è stato a marano.
C.I.

 

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