venerdì 13 novembre 2009

Il Governo fa marcia indietro sui casinò per l'intervento del Sen. Lauro

IL SEN. LAURO, CON UN FORTE ED APPLAUDITO INTERVENTO, AFFONDA, AL SENATO,
NELLA DISCUSSIONE SULLA FINANZIARIA,
EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO PRO-CASINO'.
IL GOVERNO COSTRETTO A FARE MARCIA INDIETRO

FINANZIARIA: LAURO (PDL), Case da Gioco solo una scorciatoia
Roma, 13 nov. (Adnkronos) - "Le case da gioco sono solo una scorciatoia". Così il Sen. Raffaele Lauro (Pdl), nella seduta odierna, ha manifestato il suo più assoluto dissenso nei confronti dell’orientamento del Governo circa il tema del Gioco d’Azzardo. “Non è questa la strada per risolvere i problemi del turismo italiano nè dello sviluppo del Mezzogiorno” ha commentato, proponendo di trasformare in una mozione parlamentare il documento da lui presentato in Commissione Antimafia sul Gioco d’Azzardo in generale e sulle Case da Gioco in particolare. “Questa è soltanto una scorciatoia pericolosa anche rispetto alle iniziative presentate dal Ministro del Turismo, perché la mafia, la ‘ndrangheta e le organizzazioni criminali, invece di comprare le Case da Gioco, acquisteranno gli alberghi a cinque stelle” ha proseguito, aggiungendo che il futuro del Turismo è legato alle infrastrutture, ai servizi, all’offerta turistica, al marketing, all’immagine del nostro paese e non alle case da gioco. Per Lauro ci saranno "effetti devastanti per le famiglie che abitano le località dove sono presenti case da gioco e anche una dannosa incidenza sul mercato immobiliare con affitti crescenti ed elevata probabilità di fenomeni di usura intorno al giro d’affari dei casinò". Il no del Senatore è totale e Lauro si dice pronto “a dar battaglia al Governo”.
(Rdk//Adnkronos)

Si tratta di uno straordinario risultato a salvaguardia dei reali interessi delle nostre comunità contro l'ulteriore penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto socio-economico del Paese. Da sempre la lucida analisi del Sen. Lauro su questo tema ha individuato in questa ipotesi soltanto una scorciatoia per favorire gli interessi criminali. Quindi il no deciso a ogni ipotesi, anche contro quello che è un indirizzo politico della stessa maggioranza di cui fa parte il Senatore, costituisce la prova che nel centro-destra esistono figure autorevoli in grado di far prevalere con la ragione e con inoppugnabili argomentazioni l'interesse generale.

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