martedì 17 novembre 2009

Inquinamento ambientale a Sant'Agnello, chiediamo al Sen. Lauro di proporre una legge severa contro i malfattori!

SANT'AGNELLO - Un gravissimo attentato all'ambiente, al mare della costiera, perpetrato ancora una volta da un'impreditoria sciacalla, incapace di sviluppare il proprio business nel rispetto delle leggi e soprattutto degli interessi generali. Un noto oleificio santanellese ha sversato 10.000 litri di residui velenosi nelle fogne e nel mare della penisola sorrentina, per risparmiare sui costi di smaltimento legale e centuplicare i propri guadagni. Gente priva di scrupoli, adusa sicuramente non solo a smaltire in modo illegale, ma evidentemente anche a sofisticare il prodotto che finisce sulle nostre tavole. In effetti se e quando si è criminali non lo si è in parte, ma in toto.
Diciamocele le cose fuor dai denti perchè è tramontata la stagione dei silenzi. C'è una maggioranza che cresce e dissente e non vuol essere più silenziosa: vuole che chi ha colpe paghi, chi sbaglia sia perseguito, chi attenta alla salute pubblica vada in galera. In galera...Non ci sono soluzioni di compromesso e la politica deve elevare le pene per questi reati così gravi se vuole cominciare a riacquistare credibilità presso la pubblica opinione.
Questi non sono imprenditori, sono vampiri che succhiano il sangue di tutti e spacciano per onesta attività imprenditoriale una vera e propria attività criminale.
Allora in attesa che la legge faccia la propria parte, noi consumatori cominciamo a punirli sul mercato: non compriamo più i prodotti di questa azienda e di altre che fanno la stessa cosa. In questo modo li colpiamo nei propri interessi. Vale lo stesso ragionamento per quei ristoratori che adulterano i prodotti, riciclano scarti e scaduti...Delinquenti: ne vogliamo conoscere i nomi e i cognomi, per non sedere più ai loro tavoli.Rivolgiamo un appello al Sen. Raffaele Lauro, sempre così attento, sensibile e sollecito sul piano della proposta legislativa affinche presenti in Parlamento un disegno di legge che inasprisca le pene contro questi malfattori.
Così tuteliamo la salute, il benessere generale, l'immagine di una Ccostiera che, a dispetto dei tanti sforzi compiuti per promuvoerla a livello nazionale e internazionale, finisce nelle cronache nere per questi imprenditori senza scrupoli meritevoli soltanto di occupare una cella a Poggioreale.

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