lunedì 24 agosto 2009

Su Capri è polemica tra il Sen. Lauro e il Ministro delle Politiche Comunitarie Ronchi

ROMA - In una lettera di precisazione al direttore de “Il Mattino” di Napoli, Virman Cusenza, il senatore Raffaele Lauro (PdL) polemizza con il ministro delle politiche comunitarie, Andrea Ronchi, per le dichiarazioni rilasciate al giornale in merito alla proposta, avanzata dal parlamentare campano a Berlusconi, di istituire una commissione governativa, ricognitiva e di coordinamento, non di inchiesta o di indagine (per le inchieste e le indagini si lascino operare le forze di polizia e la magistratura inquirente!), che affronti, in maniera organica, le diverse emergenze di Capri, di Ischia e di Sorrento e del golfo di Napoli, verificatesi nell’estate 2008 e in questa terribile estate 2009 (da dimenticare). Lauro, nella lettera, per evitare ulteriori genericità, chiarisce i termini concreti della proposta, partendo da cinque premesse: 1) il presidente del Consiglio ha confermato più volte l’impegno del governo, con l’impiego di risorse finanziarie adeguate, per un concreto ed urgente rilancio del turismo, settore significativo, anche in termini di PIL, dell’economia nazionale, tanto più necessario e strategico, dopo una lunga fase recessiva, alla ripresa dello sviluppo economico e alla competitività internazionale del nostro Paese, sullo scenario globale, oltre che allo sviluppo del Mezzogiorno e della Regione Campania, che, nel turismo, individua una sua componente fondamentale;
2) una nuova politica del turismo, legittimamente ambiziosa, rischierebbe di essere mortificata, contraddetta e vanificata da ripetuti incidenti e gravissime disfunzioni, provocate da strutture ed infrastrutture, fatiscenti o inadeguate, per l’erogazione di essenziali servizi elettrici, idrici, fognari e depurativi, in località di altissimo pregio turistico, come Capri, Ischia e Sorrento, nonché dai criminali attentati ad un patrimonio paesaggistico ed ambientale, unico al mondo, nonostante le ferite già inferte; 3) una tale mortificante situazione, indegna di un paese civile, amplificata (negativamente) dalla stampa, anche di settore, e dai media nazionali ed internazionali (quando non alimentata ad arte ed apertamente strumentalizzata dalla concorrenza internazionale!), oltre ad arrecare gravissimi danni alle economie locali, già sofferenti per la caduta della domanda, colpisce al cuore l’economia turistica nazionale e l’immagine dell’Italia nel mondo; 4) il turismo, italiano e campano, deve poter offrire servizi di qualità, specie in località di altissimo pregio e di fama internazionale, e la qualità può essere garantita soltanto da strutture ed infrastrutture efficienti e da una nuova mentalità turistica degli imprenditori, abituati, per fortuna non molti, alla rapina, al saccheggio e allo sfregio del territorio, considerato, al di fuori della porta del proprio albergo o del proprio ristorante, come un bene inestinguibile e, quindi, da non tutelare; 5) gli enti locali, presi singolarmente, non sono in grado di affrontare questa situazione di emergenza, per scarsità di risorse, per beghe personalistiche e per interessi contrapposti, né la Regione Campania, che vive, ancor più a fine mandato, uno stato confusionale, anche in materia di programmazione turistica e di cura dell’immagine, appare in grado di garantire un adeguato coordinamento regionale. Da queste inoppugnabili consapevolezze sull’interesse, anche nazionale, in gioco, ne discende – afferma Lauro - la proposta di istituire, su iniziativa governativa, una commissione nazionale tecnico-amministrativa, operante presso la Presidenza del Consiglio, con la partecipazione dei ministeri dello sviluppo economico, dell’ambiente e del turismo e di tutti i livelli amministrativi e tecnici interessati: Regione, Provincia, Comuni e società, pubbliche o private, operanti.
La Commissione, ricognitiva e di coordinamento, in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali ed economici interessati, dovrebbe, in non più di sei mesi:
A) valutare i danni provocati dagli incidenti alle economie locali e a quella nazionale, per consentire al governo nazionale, al governo regionale, alle amministrazioni locali, nonché alle associazioni imprenditoriali e commerciali, di costituirsi parte civile nei processi, penali e civili, contro gli autori dei reati ambientali;
B) verificare lo stato attuale e la funzionalità degli impianti relativi all'energia elettrica, all'erogazione idrica, agli impianti fognari e depuratori, in modo da ottenere tempestivamente un quadro obiettivo e completo delle strutture esistenti, al fine della prevenzione futura degli incidenti;
C) definire i progetti, in essere o da programmare, e da realizzare, necessari a Capri, Ischia e Sorrento e all’intero comparto turistico del golfo di Napoli;
D) fornire alle amministrazioni locali e a tutti i soggetti, anche imprenditoriali, impegnati in un turismo di qualità, le linee-guida, coordinate ed operative, da seguire per il futuro.
In attesa dei lavori della commissione, il senatore Lauro lancia un’ulteriore proposta, agli amministratori locali di Capri, di Ischia e di Sorrento: aprire, insieme, un unico sito web, ad hoc, plurilingue, gestito, in forma consortile, con tutte le indicazioni utili, anche tecniche, sul quale i cittadini (capresi, ischitani e sorrentini), gli ospiti, anche stranieri, le associazioni culturali, gli imprenditoriali alberghieri, i ristoratori, gli operatori dell’indotto turistico, che abbiano a cuore il patrimonio paesaggistico ed ambientale, il nostro bene-paese, possano fare pervenire, via internet, segnalazioni, allarmi, suggerimenti, proposte o denunzie, documentate con le immagini (cellulare docet!), di inquinamenti o di oltraggi all’ambiente o al decoro di queste località, anche da parte di diportisti, distratti ed ineducati. In tal modo, le amministrazioni locali darebbero un esempio di coordinamento dal basso e potrebbero provvedere, per quanto di rispettiva competenza, ad eliminare disfunzioni o disservizi segnalati, o a trasmettere le notizie, nel caso di ipotesi di reato, alle autorità giudiziarie competenti. Oltre al valore civile ed educativo, una tale realizzazione, per la quale non sono necessarie ingenti risorse finanziarie, sarebbe un bel biglietto da visita da spendere sul mercato turistico internazionale.

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