Elezioni 2010, Tremonti anticipa i tagli di consiglieri. Che succede a Sant'Agnello?
Il Ministro Giulio Tremonti ha inserito in Finanziaria un emendamento che anticipa la riduzione drastica del numero dei consiglieri e assessori comunali e che, se approvato, rivoluzionerà la fisionomia degli enti locali mandando a casa migliaia di consiglieri e assessori, sfoltendo i ranghi della politica e praticamente lasciando fuori dai giochi le attuali seconde e terze file. Una rivoluzione che potrebbe tradursi in un gigantesco rinnovamento della politica. A "farne le spese" potrebbero essere per primi i Comuni di Sorrento e Massalubrense che vanno al voto la prossima primavera e a loro si potrebbe aggiungere anche Sant'Agnello che, voci bene informate, dicono pronta allo scioglimento per la decisione del sindaco Gianmichele Orlando di dimettersi "stanco dei lotte intestine, dei ricatti e dei veti incrociati che stanno scandendo la vita amministrativa e politica". E' d'obbligo soffermare la nostra riflessione domenicale su Sant'Agnello stante la precarietà della situazione. Chi entra e chi esce in caso di elezioni amministrative anticipate in un inedito scontro tra Pietro Sagristani e Gianmichele Orlando?
In effetti si devono considerare i diversi fattori che incideranno sull’esito del confronto. Proviamo a esaminarli.
L’attuale consiglio comunale, quello eletto nella primavera 2008, è composto da quasi tutti gli elementi chiave della gestione-Sagristani con alcuni innesti strategici sul fronte dell’opposizione che, dopo qualche schermaglia iniziale, ha dimostrato complessivamente di essere espressione diretta dell’ex sindaco – come peraltro emerso in diverse circostanze – e non già una potenziale alternativa a un sistema di potere che resta forte e quasi assoluto nella comunità locale.
Al momento di scegliere il successore di Sagristani in quella che è stata definita come la “disputa dei sette nani”, alla fine ebbe a prevalere la candidatura dell’ing. Orlando, già assessore con Sagristani, che avrebbe dovuto traghettare l’amministrazione, in continuità col passato, verso nuovi lidi imposti dai radicali cambiamenti che sono avvenuti e stanno avvenendo nel governo del territorio e degli enti locali. Una sfida tutt’altro che semplice e che oggettivamente avrebbe richiesto due condizioni: un sereno e proficuo governo dell’eredità programmatica e progettuale; la costruzione di una classe dirigente nuova che fosse all’altezza della complessa sfida che attende i Comuni quali centri vitali di primaria importanza per lo sviluppo, l’occupazione, il benessere socio-economico delle collettività locali.
Tutto ciò, evidentemente, non è avvenuto né potrà avvenire per due motivi: perché gli attori non protagonisti sul campo restano gli stessi, fondamentalmente inadeguati alla complessità della sfida; perché il ricorso alle elezioni anticipate bloccherebbe il lavoro faticosamente intrapreso e di fatto proporrebbe sui nuovi scenari elettorali più o meno gli stessi personaggi, forse in contesti opposti, molti fuori dalla sfera del governo, altri letteralmente espulsi dal civico consesso.
La maggioranza dei consiglieri comunali oggi in carica risponde a Sagristani, fa a lui diretto riferimento e ne sostiene l’azione politica: saranno loro a decidere le sorti dell’amministrazione privando o meno Orlando dei numeri per governare. Numeri che di fatto Orlando non ha mai avuto né potrà avere pur continuando con questa compagine amministrativa “fatta su misura”, ma non certo per lui. Sagristani, incassato il risultato della fine anticipata e traumatica della legislatura, si ripresenterebbe alle elezioni con una lista che dovrebbe ospitare gran parte dell’attuale consiglio che vanterebbe nei suoi riguardi il credito di avergli riaperto, e anticipatamente, le porte dell’amministrazione per tornare ad occupare la poltrona di sindaco. Posti in lista blindati per i fedelissimi e per tutti quei consiglieri che si attendono il riconoscimento da parte del Leader. Il trio macina-voti composto da Pasquale Esposito, Pietro Gnarra e Giuseppe Coppola continuerebbe a fare la parte del leone, a essere determinante per gli esiti del voto e a lasciar poco spazio di manovra agli altri candidati d’area Sagristani che dovranno contendersi le briciole, tanto di più in una competizione elettorale vera e non fasulla quale si è rivelata essere quella del 2008.
Pasquale Esposito, già vice di Sagristani e di Orlando, pagherebbe il prezzo più salato al di là del consenso che gli sarà espresso dagli elettori: infatti è poco credibile che Sagristani gli possa continuare a garantire la poltrona di vice sindaco il cui naturale destinatario non può che essere Giuseppe Coppola, oggi leader del gruppo “Nuovi Orizzonti”, legato all’ex sindaco, ma nello stesso tempo dotato di una propria autonomia e visione politica che gli conferiscono una centralità assoluta anche in una futura amministrazione-Sagristani.
Nel prossimo esecutivo sicuramente dovrà essere garantito un assessorato a una figura femminile, stante le ultime severe pronunce della giurisdizione, per cui un impegno cui dovranno assolvere i futuri candidati sindaci sarà quello di assicurare almeno una presenza femminile in consiglio per promuoverla in giunta senza dover far ricorso a nomine esterne. E questo toglie sicuramente altri spazi. Sagristani dovrà farsi carico di far eleggere – almeno così sperano e ostentano in qualche caso – alcuni consiglieri che non hanno assolutamente i numeri per competere nelle urne in un confronto elettorale vero. I tre esponenti della minoranza: Antonio Coppola, Agnello Marone e Salvatore Guarracino, cui vanno ad aggiungersi il presidente del consiglio Gianni Salvati (il solo in grado di poter contare su una propria, collaudata ma modesta base di partenza) e l’attuale consigliere Mario Coppola. Cinque nomi che ovviamente vorrebbero tornare in consiglio comunale, ma che possono tentare di riuscirci solo in caso di vittoria della lista-Sagristani e se potranno beneficiare del suo diretto sostegno. Rocco D’Esposito, che ambirebbe a occupare una poltrona assessoriale, dovrebbe contendersela dura con i diretti ed agguerriti avversari interni, ma potrebbe rischiare parecchio in un confronto elettorale all’arma bianca dove anche Attilio Massa non sarebbe disponibile a uscire dalla scena senza vender cara la pelle e non lasciando spazi agli “ultimi arrivati”. Ma poi quanti voti potrebbe effettivamente spostare Sagristani in favore degli uni e degli altri? Giuseppe Gargiulo, sesto eletto nel 2008, si gioca una partita decisiva: scegliere da che parte stare, cioè con Sagristani o con Orlando, significa giocarsi ogni chance futura di tornare a fare l’assessore. E ciò non significa scegliere il più forte, almeno sulla carta. Giuseppe Coppola, attuale assessore al bilancio, non rientra più nei piani di Sagristani, Antonino Castellano non lo è mai stato e insieme ad Antonino Coppola potrebbero costituire l’asse portante della lista-Orlando. Proprio Coppola potrebbe essere il candidato a vice di Orlando in una nuova amministrazione se dovessero prospettarsi tali schieramenti. In fondo, a pensarci bene, se Giuseppe Coppola decidesse di schierarsi con Orlando ne diventerebbe di sicuro il numero due. Alla fine però Coppola potrebbe addirittura correre da solo e rompere il giocattolo a Orlando e Sagristani. Praticamente un’elezione che decide i destini politici della secondo a terza fila degli attuali amministratori, non dei primi attori che, nel bene come nel male, saranno destinati a confrontarsi su sponde opposte ciascuno forte o debole del proprio passato e presente, impegnati a prospettare un futuro. Ma che le seconde e terze file potrebbero tentare di sparigliare se dovessero prendere coscienza di tutti i rischi connessi a una valutazione errata e a scelte sbagliate. Sarà allora importante capire quali novità, come nuove figure, sapranno portare in un Comune i futuri contendenti per non essere sempre oggetti di ricatti e veti incrociati. Sant’Agnello, se il primato lo vuole riconquistare, non può affidare certamente e ciecamente nelle mani di un uomo solo, chiunque esso sia!
A meno che non si instauri per davvero la monarchia!
Etichette: crisi amministrativa e riforme
5 Commenti:
Una analisi completa e spietata. Sagristani dovrebbe capire che è meglio non insistere se vuole salvare Sant'Agnello e non vuole fare una ulteriore figuraccia. Solo uno stupido non può prevedere che Salvati e company avranno una sola certezza: rimanere a casa
analisi quasi completa e spietata ma si vuole chiedere il motivo vero di perchè il sindaco Ing. Orlando è giunto a questo capolinea?
Cosa ha detto Orlando nel confronto diretto con Sagristani? è vero che ha ammesso che se si è giunti a questo è tutta colpa sua?
Come potremmo fare per saperlo sul serio?? Rigiri la domanda ad Orlando e come pensa di uscire se realmente ammette le colpe?
sono d'accordo cin questa severa ma seria analisi. complimenti. Abbasso Sagristani
Indipendentemente dal giudizio politico e di merito su Orlando e Sagristani, mi sembra davvero desolante che quest'ultimo possa disporre della vita politica dei santanellesi come meglio crede. Sagristani fu eletto con numeri plebiscitari. Orlando fu eletto su "invito" di Sagristani. Ora l'ex sindaco ha deciso che Orlando deve cadere...mancano solo i belati.
Ma perchè non si fa un referendum per sapere se i cittadini vogliono o no il ritorno di Sagristani?
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