giovedì 29 gennaio 2009

Lettera aperta a...Bruno Antonelli!

Egregio Sindaco di Meta Bruno Antonelli,
alla vigilia della tornata elettorale che, a giugno, dovrà rinnovare il Consiglio comunale della cittadina "anticamera" della costiera sorrentina, sono sempre di più le persone, e gli elettori, che si chiedono: "...Ma perchè il dr. Antonelli dovrebbe tornare a candidarsi sindaco dopo l'esperienza, tutt'altro che esaltante, di questo quinquennio?".
Il problema allora non è tanto se Antonelli meriti oppure demeriti!
Piuttosto: perchè un professionista, peraltro neo-primario di chirurgia all'Ospedale "Rossano" di Vico Equense, debba insistere a voler fare un lavoro che non gli appartiene e che non gli è congeniale, soprattutto se si considerano le vicissitudini in cui è incappato da Sindaco e i problemi di una comunità che non si vuol permettere di candidare alla carica di primo cittadino una persona perbene!
Si! Perchè gli scenari che stanno prendendo forma sono tutt'altro che incoraggianti e l'indecisione di Antonelli rischia di condizionare, ben oltre le sue stesse intenzioni, l'esito della tornata elettorale e quindi il futuro di Meta!
Ascolti, il Sindaco uscente, i consigli di chi le vuol bene, di chi la stima professionalmente: lasci il campo a chi di politica vive e che senza di essa non ha ragion di vita!
Ancora non è maturo il tempo di "salvare questa repubblica".
Piuttosto, lasciamo che si compia lo scempio senza il quale la gente non saprà riscoprire il senso di avere eletto buoni amministrazioni al governo della propria città!

I..."portavoce"!

Alla fine qualcuno ha scoperto la somiglianza...Coppola e Capezzone, "portavoci" il primo di Sagristani, il secondo di Berlusconi PdL. Che somiglianza, ragazzi, fra questi due personaggi del sottobosco della politica italiana: dalla bieca periferia costiera a quella nazionale! Proviamo a indovinare quali sono le similitudini fra questi due personaggi, tanto lontani sotto tutti i punti di vista, comunque simili per la loro spiccata e naturale vocazione!
Attenti, perciò!
A nostro avviso trattasi di persone di cui è meglio...prender le parole con le pinze!

martedì 27 gennaio 2009

Sagristani verso nuovi lidi e il PDL innanzi al...bivio!

SORRENTO - Nel centro-sinistra si registra la clamorosa novità dell'assessore provinciale uscente alla solidarietà sociale, Pietro Sagristani, che potrebbe abbandonare il PD per candidarsi nell'Udc.
Egli dice d aver chiesto alla Direzione Provinciale del PD un profondo rinnovamento per le elezioni: solo in questo caso si ricandiderà o, meglio, confermerà la decisione di ricandidarsi che intanto ha annunciato già un mese fa per rendere un servizio al Paese e alla Penisola Sorrentina, oltre ovviamente al PD!!!
Stando alle indiscrezioni che, nonostante tutto, trapelano allorquando un uomo pubblico si muove sul palcoscenico della politica, Sagristani da tempo avrebbe intrattenuto contatti con altre aree politiche: l'IDV, che non avrebbe risposto alle sollecitazioni del pidiessino santanellese nonostante annoveri alla sua corte una folta (?) schiera di consiglieri comunali che ad ogni suo dictat sono pronti a cambiare casacca... Cioè tessera di partito!
Lo stesso centro-destra, secondo i soliti bene informati, sarebbe stato consultato per candidare Sagristani che in Forza Italia è stato tra gli esordienti prima di transitare al centro-sinistra e venir eletto a "messia della costiera sorrentina piediessina".
Questo personaggio, di profonde radici democristiane (corrente mensoriana), da oltre 15 anni oscilla da un'area all'altra della politica trascinandosi dietro un elettorato che sembra aver rinunciato ad esercitare ogni funzione critica sull'operato dell'eletto, cioè di colui sul quale gli elettori hanno riposto fiducia.
Ma quale coerenza di azione politica!
Lui, Sagristani, passato da Forza Italia all' Ulivo e poi al PD in predicato di un transito nell'Udc, poco o nulla si preoccupa dell'opinione degli elettori e pensa che, incantati dal suo fascino, continuino a votarlo: sempre e comunque. L'unico problema potrebbe essere rappresentato dall'opposizione dell'On. Ciricaco De Mita che in occasione di un incontro pubblico all'hotel "La Pace" ebbe, per errore, a chiamarlo "Sacripanto"!
Lui, De Mita, il Santanellese non lo digerisce...E questo potrebbe sbarrargli la strada verso una candidatura nell'Udc.
Allora è più che giusto che il PDL della costiera si decida a compiere il passo decisivo, a cambiare rotta e a ripagare la fiducia e le attese dell'elettorato stufo dei soliti personaggi, delle loro performance arroganti che altro non sono se non scelte "politicamente utilitaristiche".
Un ragionamento che vale per Sagristani come per il Sindaco di Sorrento Marco Fiorentino .
Il PDL ha a portata di mano una grande occasione per intraprendere un percorso nuovo, coerente e credibile perchè capace di aggregare anche consensi nello schieramento avversario.
E' bene che i Capi del PDL napoletano e campano valutino attentamente questa eventualità e si affidino a persone serie, credibili e dalle enormi potenzialità per inaugurare il nuovo corso.
Un'opportunità che, la fine mente del Sen. Raffaele Lauro, certamente non si farà sfuggire visto che il PDL si trova innanzi a un...bivio!

domenica 25 gennaio 2009

Elezioni Provinciali 2009: è bagarre di candidati!

SORRENTO - Sulle candidature alle prossime elezioni provinciali (6/7 giugno insieme alle europee e alle amministrative a Meta) è in atto un braccio di ferro nel PDL peninsulare mentre nel PD, dove l'uscente Pietro Sagristani si è auto ricandidato per un secondo mandato, gli umori non sono buoni e c'è poco entusiasmo attorno a lui. Ma procediamo con ordine. Nel PDL è scoppiata la frenesia da candidatura alla Provincia perchè si tratta di un collegio sicuro e, chiunque sarà il candidato, per lui lo scranno nel consiglio provinciale è già prenotato. Il collegio da Meta a Capri è ambitissimo e sono scesi in campo in tanti per rivendicare un'investitura che sta complicando non poco la vita ai maggiorenti del PDL dove è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra la dirigenza del partito e il leader locale Marco Fiorentino impegnato su un doppio fronte: preparare una successione coerente con i suoi dieci anni di mandato comunale e scongiurare il pericolo che un volto nuovo e che non sia sua diretta espressione possa affacciarsi sullo scenario politico sorrentino e compromettergli l'esito delle amministrative 2010.
La candidatura alla Provincia del Sindaco di Sorrento sarebbe senza dubbio la soluzione in grado di mettere più o meno tutti daccordo e su questa linea si muoverebbe il neo candidato alla presidenza On. Cesaro.
Non sarebbe per Fiorentino una passaggiata, ma al 90% il risultato non mancherebbe! Nel PDL però sembra che il coordinatore Giuseppe Stinga, forte di un ottimo lavoro svolto nel paese per rimettere in corsa prima Forza Italia e quindi la neonata alleanza di FI con AN, possa aspirare a un'investitura squisitamente politica: circostanza che non va giù a Fiorentino&C che hanno ingaggiato una vera e propria battaglia atta a scongiurare questa eventualità. Fiorentino, qualora dovesse andare a monte la sua candidatura, opterebbe per Raffaele Apreda che dopo il divorzio da F.I. ha riscoperto il legame con il PDL e scalpita pur di assurgere ai vertici provinciali fornendo piene garanzie al Sindaco. Ma come non tener conto dell'autocandidatura della signora di Piano di Sorrento, Rosellina Russo, per il passato consigliera e presidente dell'Amministrazione Provinciale di Napoli, componente della commissione regionale per le Pari Opportunità e candidatasi alle ultime elezioni europee per spirito di servizio al partito. Ora è il momento di pagare dazio alla Signora pianese che in questi ultimi tempi sta vivendo un presenzialismo che l'accredita come una concorrente per l'investitura sostenuta direttamente dal leader maximo, il Presidente Silvio Berlusconi. Male, questa canddiatura, non la vedrebbe neanche il Sen. Raffaele Lauro, che però non si sbilancia in favore di alcuno degli aspiranti all'investitura elettorale.
Una candidatura autorevole potrebbe essere anche quella di un'altra donna impegnata in politica, l'assessora Giovanna Staiano di Massalubrense, figlia dell'ex sindaco Tommaso, e che potrebbe anche ottenere il sostegno di Fiorentino. E' tramontata invece l'ipotesi di una candidatura del sindaco lubrense Leone Gargiulo, nonostante risulti tra i delegati del PDL costiero alla costituente del partito. I forti legami familiari col PD e con Sagristani lo "sconsigliano" da una discesa in campo avverso che comprometterebbe relazioni consolidate.
Sul fronte del centro-sinistra le cose apparentemente sembrano filar lisce: Sagristani si è "democraticamente ricandidato" per un secondo mandato senza neanche ipotizzare primarie o un referendum che giudicasse il grado di soddisfazione degli elettori di collegio sul proprio operato in Provincia.
Eppure nel centro-sinistra costiero non c'è più sintonia con i vertici del partito divisi come sono, l'uno dall'altro, a sostenere capi corrente e quanto altro offre l'attuale mercato della politica. Per Sagristani l'ipotesi di tornare a fare l'assessore è da scartare perchè, stando ai più recenti sondaggi, la sconfitta sarà clamorosa e il centro-destra andrà a governare la Provincia e a seguire Comune di Napoli e fors'anche la Regione Campania. E il centro-sinistra fra le tre istituzioni vorrebbe tentare di salvare proprio la Regione.
Molta gente è insoddisfatta dell'operato di Sagristani alla Provincia anche per la commistione tra l'ente di piazza matteotti napoletano e quello amministrativo santanellese dove Sagristani continua giocare una partita per certi versi spregiudicata e dagli esiti incerti facendo crescere il malumore generale nei suoi confronti. Ma sullo sfondo c'è anche la resa dei conti nel PD napoletano, commissariato e nelle mani dell'on. Morando intenzionato a non dar spazio a candidature legate alla corrente bassoliniana cui va sicuramente ascritto Sagristani che, al congresso provinciale, voltò le spalle al segretario Gino Nicolais per sostenere l'assessore regionale Andrea Cozzolino che invece uscì sconfitto dal confronto con Nicolais. Un voltafaccia che non è passato inosservato e che complica un po' la vita a Sagristani, anche se lui non lo lascia trasparire! Potrebbe allora maturare una candidatura di rottura consigliata proprio da Nicolais in questo collegio, che eliminerebbe Sagristani per lasciar prender corpo un "resistenza vera" nei riguardi della nomenclatura napoletana del Pd da consumarsi in vista delle elezioni regionali.
Prende corpo l'ipotesi di una candidatura nell'IdV che in penisola vanta un deputato, l'on. Antonio Palagiano e il sen. Nello Di Nardo, evidentemente intenzionati ad aggiudicarsi un posto nel collegio con una candidatura competitiva.
Potrebbe anche essere l'assessore santanellese Pietro Gnarra a correte per l'Italia dei Valori, ma si tratta di indiscrezioni che non hanno sin qui trovato conferma.
Nelle quinte sta manovrando anche il consigliere regionale Tiberio Insigne, ex Udeur, che ambirebbe a piazzare un proprio uomo in Provincia anche accordandosi con ex alleati e prepararsi all'appuntamento con le prossime regionali. Insomma la fibrillazione è forte, ma i giochi ancora di più, così come le ambiguità e le contraddizioni di un partito.

venerdì 23 gennaio 2009

Stinga e Mastellone scalpitano, ma Fiorentino ha l'ultima parola!

Sorrento - Gaetano Mastellone e Giuseppe Stinga saranno o no protagonisti della nuova stagione politica sorrentina? Entrambi militano nel PdL: il primo coltiva l'aspirazione di essere il candidato sindaco alle amministrative sorrentine; il secondo a rimettere ordine nel PdL per far emergere qualche novità, forse una sua stessa candidatura. Per entrambi l'incomodo è Marco Fiorentino, l'attuale sindaco, prossimo a chiudere il decennio di amministrazione e in predicato di passare a più alti livelli. Ma quali? Se lo chiedono prima i suoi collaboratori, poi i suoi colleghi di partito, infine gli avversari politici. Agli elettori poco o nulla gliene frega!
Insomma dalle scelte che farà Fiorentino dipendono i destini politici di Mastellone e Stinga. E' probabile che il Sindaco stia già lavorando per metterli al palo e la prova la si avrà alle provinciali di giugno, appuntamento per il quale spetta a Fiorentino indicare la candidatura del PdL. Si, proprio a lui, perchè nessun altro ha tanta audience politica nel collegio presso le alte sfere napoletane.
Nelle prossime settimane se ne saprà di più e allora i giochi cominceranno a farsi più chiari, anche per chi scalpita nelle retrovie.

giovedì 22 gennaio 2009

Gnarra supervotato, ma indeciso se diventar grande!

Pietro Gnarra, assessore santanellese nella giunta-Orlando, è uno che di elezioni e di voti se ne intende per davvero.
L'ha dimostrato in tutte le circostanze, correndo da solo in Comune come alle primarie del PD.
Per un po' aveva anche deciso di divorziare dagli amici di cordata, animando qualche speranza di dar vita a un polo alternativo al sistema-Sagristani.
Neanche lui però ci ha creduto fino in fondo, perchè al momento decisivo si è tirato puntualmente indietro...per rientrare nel gruppo.
Ma si sa: uno che i voti li ha e li sa conservare e accrescere costituisce sempre una minaccia e quindi è un assessore perennemente in bilico, da ridimensionare da parte di chi ne teme le performance elettorali cui il nostro non si sottrae!
Molti lo danno in corsa per una poltrona a Piazza Matteotti, quella di Napoli però, in Provincia, ma non è ancora chiaro sotto quale egida visti i recenti avvicinamenti a diverse "corti politiche".
Ma è l'uomo su cui puntare per costruire un'alternativa politica (non amministrativa)nella stessa area dove pesca Sagristani.
Con lui un'altra giovane promessa della politica provinciale, l'assessore Mario Casillo, figlio d'arte di Franco consigliere regionale del PD ex margherita.
Sarà lui il vero protagonista della corsa alle prossime regionali e un'alleanza con Gnarra è senza dubbio strategica per disegnare i nuovi rapporti di forza e ridimensionare il cavaliere solitario!
Se son rose fioriranno...

Troppe "seghe mentali"!

Ma che sono queste "seghe mentali" che alimentano la quotidianità dei politici nostrani? E' l'esercizio più subdolo e perverso di coloro che, perso il contatto con la realtà, trascorrono gran parte del proprio tempo, occupano gran parte dei propri pensieri e svolgono gran parte delle proprie azioni sotto l'egida dell'impegno politico e pubblico.
E così si "masturbano" animando un gioco perfido, oltre che immaturo e perverso, grazie al quale si sentono protagonisti, attori sul palcoscenico della quotidianità politica dove pensano a fare il bello e il cattivo tempo convinti che "il comandare sia meglio del fottere". E quindi ci danno dentro con le masturbazioni mentali, con l'inventarsi nemici che non hanno e nel farsi film che non vedranno mai!
Questa droga che assumono h24 li ha messi fuori gioco e perciò vivono un vero e proprio processo dissociativo tra il loro e l'altrui mondo, con conseguenze spesso nefande per tutti, per noi più che per loro!
Ma chi sono questa gente che costringono gli altri a ragionare sempre sulla base di queste loro quotidiane "seghe mentali"?
Sono per esempio quelli che alla politica applicano regole improprie, quelli che non riescono a vivere un rapporto naturale e coerente con gli altri perchè rispetto agli altri hanno tutto e forse di più e quindi pretendono di fare il bello e il cattivo tempo nei diversi contesti in cui si esplicano azioni e attività.
Vi lascio con l'immagine dei condannati a morte, in Cina, per le frodi alimentari: quando ci convinceremo che la pena capitale è un errore, nonostante sia stata giusta la severa sentenza dei giudici avverso i responsabili di morti e di intossicazioni di bimbi, allora forse comprenderemo che a causa di tante "seghe mentali" ne uccidiamo più noi di persone che la pena capitale!

Sagristani: santo subito!

Per un errore è stato cancellato l'ultimo post che pure tanto consenso ha suscitato nei visitatori di questo modesto blog.
Proviamo a sintetizzarlo, con qualche aggiornamento di...pensiero!
Pietro Sagristani è stato sindaco per dieci anni e, volendo o nolendo, le maggiori responsabilità sull'odierno presunto "degrado politico" dell'amministrazione santanellese dovrebbero essere le sue visto che è stato il deus ex machina degli ultimi dieci anni di amministrazione locale con gli uomini da lui scelti!
L'ex Sindaco infatti non hai mai nascosto di aver fatto tutto da solo (in tutti bar hanno potuto ascoltare i suoi discorsi megalomani e ci sono tanti testimoni oculari e auricolari, delle sue dichiarazioni), cioè di aver "usato" gli Assessori i quali hanno sempre ratificato le sue decisioni anche firmando delibere assunte in perfetta autonomia dal "monarca". Così il Comune ha funzionato e progredito! Bontà sua!
Nello stesso tempo Egli ha sempre definito i suoi Assessori, cioè i suoi più stretti collaboratori scelti per governare il Paese, come il peggio degli "sfrantumati" di Iervolino sentenza!
Non sappiamo come siano riusciti loro a sopportarlo, l'ex Sindaco, visto che nessuno dice di essersi mai fidato di lui, ma che invece hanno dovuto subire e avallare decisioni "dittatoriali".
Chi ha la coscienza a posto, fra ex e nuovi assessori, non tema l'ira!
Lui è stato il loro "ombrello protettivo", come dice a destra e a manca!
Ora che ha concluso il doppio mandato non riesce purtroppo a starsene a casa sua, che non è il palazzo di Piazza Matteotti a Sant'Agello: quello in Provincia, almeno fino alle elezioni, è ancora un po' il suo Palazzo e se avrà la fortuna di essere rieletto potrà ancora soggiornarvici.
Tutti invece sono convinti che Egli voglia tornare a fare il Sindaco, cioè il monarca di Sant'Agnello, perchè nessuno è degno di occupare quella poltrona: quindi Orlando, per il predecessore è un usurpatore e tanto basta perchè deve aver la vita dura! Altro che 85% e passa dei consensi elettorali!
Basta! Emancipiamoci e guardiamo al futuro di un Paese in profonda crisi, dove tanta gente non ha santi in paradiso; non riesce ad ottenere posti nelle aziende pubbliche o miste come per esempio la Gori; non riesce a finanziare sciocchezze che servono solo a fare voti; non riesce a sopravvivere perchè la competizione è truccata!
Perchè Di Palma, presidente uscente della Provincia di cui Sagristani è Assessore, dovrebbe essere ricandidato?
Se lo chiediamo alla gente neanche sa chi sia questo Di Palma!
Noi ci ricordiamo che è stato nominato dalla Iervolino consulente per il sottosuolo...del Comune di Napoli ed ha guadagnato bei soldi: un 400mila euro annui, se non andiamo errati?
Nessuno gli chiede conto, a Lui e alla Sindaco, di questo fatto!
Ma è nulla rispetto a tutto il resto!
Alle elezioni provinciali di giugno, quando si decideranno tante cose, saranno in gioco anche i destini di Sant'Agnello!
Perchè se Egli viene rieletto, anche perdendo le elezioni il centro sinistra, i problemi per l'Amministrazione saranno tosti davvero!
Se perderà, come se lo augurano in tanti anche fra i supporters obbligati, allora Egli cercherà in tutti i modi di far cadere Orlando.
A questo punto è meglio che perda (lo pensano in tanti e lo aspettano al varco...cioè alla prova delle urne), perchè quelli che ora gli stanno vicino, qualora venisse bocciato si sentiranno più liberi. Più liberi!!!
Speriamo che il centro-destra si organizzi per opporgli un candidato che gli faccia vedere i "sorci verdi"!!!
Le critiche, in politica, bisogna imparare ad accettarle, anche se possono bruciare e potrebbero risultare in parte ingiuste: siamo stanchi della dittatura mascherata da buongoverno e da cura degli interessi generali!
Oltre a mettere i fiori per Sant'Agnello, dica l'ex Sidnaco che cosa ha fatto che non meriti di essere proseguito dai successori e realizzato o ulteriormente programmato!
Il confronto è l'anima della democrazia! Si sottrae ad esso - o lo soffoca - soltanto chi ha paura!
Qualcuno deve pure passare in rassegna i dieci anni di gestione-Sagristani del Paese prima di farlo santo per acclamazione, cioè per riconoscimento oggettivo dei miracoli compiuti!
Allora pensi a fare il suo gioco e lasci l'Amministrazione a fare la propria parte, senza per esempio "strumentalizzare" un neofita della politica che niente sa di Sant'Agnello e di tutto quanto è stato fatto e si dovrà fare ed è diventato il suo ventriloquo! Lui, forse così facendo, spera in una promozione...Illuso!
Sagristani usa e...getta!
Tanto prima o poi il Deus mollerà anche lui, perchè non ha voti nè capacità: neanche se ne rende conto il poveretto!!!
Forza Orlando: fosse soltanto perchè devi smentire tutte le malelingue che ti vogliono sconfitto o passato per fesso o altro!
Noi comunque controlliamo anche te, tanto per esser chiari!
Perchè altrimenti non saremmo onesti nei confronti dei ns pochi visitatori!

martedì 20 gennaio 2009

Orlando la spunta in Consiglio ma l'offensiva di Sagristani cresce!

SANT'AGNELLO - Convocazione ad horas, questa mattina, del consiglio comunale per deliberare l'esercizio del diritto di prelazione del Comune per l'acquisto di Palazzo Balsamo. Il Sindaco GianMichele Orlando è riuscito a far approvare la proposta che, se si concretizzerà, rappresenta una grande opportunità per Sant'Agnello e per il suo sviluppo turistico.
Ciò nonostante le "diserzioni" interne alla maggioranza con l'assenza di alcuni consiglieri (Rocco D'Esposito - Attilio Manzo - Coppola Giuseppe B) che contesterebbero al Sindaco un rimpasto delle proprie deleghe.
Sullo sfondo la veirtà, cioè il solito braccio di ferro tra Pietro Sagristani e Orlando, con il primo che avrebbe cercato in tutti i modi di far mancare il numero legale con l'assenza di alcuni consiglieri di riferimento. Assente il capogruppo di "Impegno Nascente" Antonio Coppola cui i colleghi Agnello Marone e Salvatore Guarracino hanno espresso "solidarietà" per la querela ricevuta dal Sindaco.
Dopodichè i due esponenti della minoranza si sono allontanati dal consiglio comunale. Presenti e favorevoli alla proposta del sindaco gli altri due esponenti della minoranza, Gianni Salvati e Mario Coppola del gruppo "Liberi Cittadini", che hanno approvato la delibera insieme agli altri consiglieri di maggioranza ad eccezione di Arturo De Alteris assente per motivi di lavoro.
Forse questa mattina si è consumata la frattura definitiva tra Orlando e Sagristani. Il Sindaco contesta al suo predecessore la sistematica ingerenza sui fatti amministrativi che provoca anche gravi ripercussioni sul Comune.
Si prospetta una resa dei conti con Orlando deciso questa volta ad andare fino in fondo su quella che ritiene essere una politica di salvaguardia degli interessi reali di Sant'Agnello per rappresentare alla cittadinanza la gravità di una situazione ambigua e pericolosa per il futuro della cittadina se non dovesse venire meno un comportamento politico grave diretto a gettar discredito su tutto e su tutti con intenti che, evidentemente, mal si conciliano con la tutela degli interessi generali. Stando ad alcune indiscrezioni. nelle prossime ore il Sindaco Orlando potrebbe assumere un'iniziativa decisiva per porre fine alla querelle e ripistinare l'agibilità democratica in un Paese dove alcuni personaggi pretendono di imporre la "propria legge" in dispregio di ogni altro, generale interesse!

domenica 18 gennaio 2009

Ma Orlando non vuole zittire l'opposizione...

Non è vero che il Sindaco di Sant'Agnello vuole zittire l'opposizione! L'abbiamo chiesto al Sindaco e lui ci ha dato la versione dei fatti.
Presa per come viene presentata dalla stampa, l'iniziativa di GianMichele Orlando di querelare il consigliere di opposizione Antonio Coppola - non il gruppo di minoranza "Impegno Nascente" - risponde alla logica di voler salvaguardare la propria immagine e quella dell'Amministrazione Comunale rispetto ad accuse, a parere del primo cittadino, destituite di fondamento e pertanto diffamatorie e rispondenti a una logica diversa da quella che può e deve considerarsi normale dialettica politica amministrativa, anche forte e aspra!
In effetti giammai il Sindaco ha "mortificato" l'azione e l'operato della minoranza consiliare o di un singolo Consigliere nell'esercizio delle proprie funzioni: tant'è che alcuni atti amministrativi, spiega Orlando, son ostati proposti dall'opposizione e sono stati anche approvati dalla maggioranza di governo, circostanza che attesta una più che corretta gestione del rapporto politico con la minoranza da parte del primo cittadino.
Piuttosto il Sindaco stigmatizza il comportamento inusuale del consigliere Coppola di presentare mozione su programmi e progetti della maggioranza per provocare un voto e poi accreditarsi all'opinione pubblica come meritevole di aver conseguito un risultato. Dall'altro lato il Coppola profferisce accuse, anche pesanti, sull'operato e sugli intenti del Sindaco e dell'esecutivo che, abilmente manipolate da parte degli organi di stampa che non procedono, come dovrebbero, alle dovute verifiche, si traducono in una sistematica diffamazione nei riguardi del Sindaco e dell'intera Amministrazione. Il tutto ancor più aggravato dallo straordinario risalto che viene assicurato alle iniziative del consigliere Coppola senza riferire, come deontologia vorebbe, la versione dell'interessato o i fatti oggettivamente rilevabili da atti o iniziative formalmente assunte nelle sedi preposte.
In ciò si realizza quella sistematica disinformazione e relativa diffamazione ai danni del Sindaco che non ha potuto, con altrettanta evidenza e puntualità, presentare la propria versione e, nel caso, respingere al mittente accuse e scaricare responsabilità, ancorchè poco veritiere o del tutto non rispondenti alla verità dei fatti.
La querela al consigliere Antonio Coppola è pertanto un atto dovuto, la conseguenza non già dell'azione svolta sul piano amministrativo, quanto sul piano informativo e di pubblica evidenza.
L'intento evidente del Consigliere Coppola, secondo Orlando, è stato ed è quello di artificiosamente addebitargli responsabilità su ritardi, disfunzioni e contraddizioni che danneggiano gli interessi di Sant'Agnello con l'intenzione di evidenziarne una presunta inadeguatezza a ricoprire l'incarico, un'incapacità di governo e addirittura un interesse confliggente con quello della pubblica amministrazione. Inoltre e per di più sollevando questioni di cui è evidente che il consigliere Coppola non ha un'effettiva e diretta conoscenza per cui agisce in "conto terzi" con la conseguenza di fare gravi errori, ma senza assumersene la responsabilità e quindi non proponendo la realtà dei fatti all'opinione pubblica, ma quella che gli fa più comodo dal proprio punto di vista.
Orlando è stato pertanto costretto ad assumere l'iniziativa in sede di autotutela e quindi per non accreditare, con il silenzio, una propria effettiva responsabilità nell'andamento della pubblica amministrazione come paventata dal Coppola rispetto alla pregressa gestione cui il Coppola costantemente si riferisce con l'intento di evidenziarne i punti di forza e "discreditare" l'amministrazione in carica!
Ora anche il più superficiale degli osservatori e commentatori di fatti locali non esiterebbe a prendere in considerazione la circostanza e a dedurre che il comportamento di Coppola non è deontologicamente corretto sul piano politico e su quello del rapporto con gli elettori e la pubblica opinione.
Letta così, per quella che veramente, la querela proposta dal Sindaco avverso il consigliere Antonio Coppola assume perciò un altro e ben diverso significato su cui occorrerà soffermarsi per cercare di comprendere le ragioni che possono indurre un esponente della minoranza consiliare, peraltro alla sua prima esperienza amministrativa a Sant'Agnello, ad assumere comportamenti così astiosi e in gran parte destituiti di fondamento rispetto al Sindaco e alla maggioranza che amministra la città. Una ragione evidente di tale comportamento l'ha spiegata alcune settimane fa proprio Antonio Coppola e sempre con un intervento sulla stampa "rivelando" la sua verità sulla consultazione elettorale della scorsa primavera nella quale, a suo dire, tutto il gioco era stato condotto dall'ex primo cittadino, Pietro Sagristani, di cui lui è diventato il riferimento amministrativo e in nome del quale agisce nell'interesse di Sant'Agnello. Per di più sconfessando tutto quanto egli stesso aveva veementemente sostenuto in campagna elettorale per accreditarsi agli occhi degli elettori non come un estraneo alla comunità locale, bensì come una vera novità in grado di rianimare una politica santanellese incapace di esprimere novità, di rinnovarsi e di guardare al futuro. Una dichiarazione esplosiva perchè getta un'ombra sulla figura e sull'operato dell'ex sindaco Sagristani presentato come il grande manovratore dell'amministrazione e della politica locale cui tutti hanno il dovere di uniformarsi per non peccare di "lesa maestà". Un intervento a dir poco scandaloso se si considerano gli effetti che potrebbe provocare soltanto se qualcuno intendesse approfondire la veridicità di quanto sostenuto dal Coppola. Una frode per gli elettori che sarebbero stati consapevolmente presi in giro da Coppola d'intesa con Sagristani e lo stesso Orlando. Soltanto quest'ultimo è intervenuto per smentire ogni ipotesi di "combine" con Coppola alle elezioni amministrative, ribadendo ruoli e prerogative in capo a ciascuno e restituendo al mittente un "paccotto" ingombrante e soprattutto imbarazzante. Sagristani invece no: non ha mai smentito fatti e circostanze per cui ha accreditato l'ipotesi sempre più condivisa nell'opinione pubblica di voler rendere la vita difficile al suo successore con la prospettiva di succedergli quanto prima per tornare a fare il sindaco di Sant'Agnello e soddisfare il suo morboso attaccamento alla città! E' chiaro pure alle pietre della strada che tutti i problemi di Orlando, mediati o meno dal consigliere Coppola, scaturiscono da questa smania dell'ex di tornare a sedere sulla poltrona di Piazza Matteotti, per altri dieci anni e fare il bello e il cattivo tempo su Sant'Agnello e, per quanto possibile, sull'intera costiera sorrentina. Allora Coppola diventa funzionale a questo progetto e lo dimostrano le azioni sin qui compiute! Il braccio di ferro ingaggiato da Orlando con il suo predecessore è pertanto la vera partita che si sta giocando sulla pelle di Sant'Agnello e Sagristani ha una responsabilità oggettiva oltre che su tutti e dieci gli anni della sua gestione municipale, anche e soprattutto sull'andamento della nuova amministrazione e sulla sua capacità di portare a compimento il programma amministrativo avviato e progettare il futuro.
Servirà a Coppola e a Orlando derimere la contrapposizione in un'aula di Tribunale? Il quesito è legittimo e certamente se dai comportamenti di Coppola dovessero scaturire implicazioni perseguibili sul piano penale e civile, allora ha fatto bene il sindaco a tutelarsi ed a tutelare l'amministrazione che presiede. Diversamente dovranno emergere nelle sedi preposte altrui responsabilità perchè occorre restituire a questa cittadina la voglia e la capacità di fare politica, di impegnarsi nel pubblico e di confrontarsi sui temi di generale interesse della comunità locale, dopo anni di silenzi e di rinunce che hanno mortificato il sano protagonismo di uomini e donne, per restituirgli la voglia di agire e di scegliere, anche mandando a casa i principali responsabili del degrado morale e politico del nostro tempo che è lo stesso di quello che respiriamo a Napoli e in Campania ormai da troppo tempo.

A Sant'Agnello il Sindaco Orlando querela il Consigliere di opposizione Antonio Coppola

SANT'AGNELLO - E' la notizia del giorno nel piccolo centro della costiera amministrato dall'ing. Gianmichele Orlando alla guida di una civica in diretta continuità con l'amministrazuone del suo predecessore, il dottor Pietro Sagristani, del PD, attualmente assessore ai servizi sociali alla Provincia di Napoli.
Nel mirino del primo cittadino una nuova leva della politica locale, un altro medico, Antonio Coppola, originario di Castellammare di Stabia ma residente a Sant'Agnello, che 8 mesi fa ha guidato la lista uscita sconfitta (15% dei voti) dal confronto elettorale con Orlando. Si apprende dalla stampa che il Sindaco ha sporto querela nei confronti del Consigliere per l'azione di oppositore da questi svolta in consiglio comunale. C'è ovviamente da inorridire! Attentato alla democrazia, violazione dei diritti legittimi delle minoranze, arroganza e dittatura del preposto alla massima carica cittadina! Reazioni scandalizzate da parte di "autorevoli esponenti" del PD peninsulare e non solo: in primis il predecessore di Orlando, l'ex sindaco Sagristani, che sfodera il meglio di sè stesso per denunciare il grave errore commesso dal suo successore. Cioè di colui che proprio Sagristani ha voluto alla carica di Sindaco del paese. Reazioni sdegnate e solidarietà al Consigliere Coppola che, pur essendo alla sua prima esperienza amministrativa, ha inteso e intende tutelare esclusivamente gli interessi del Paese rispetto all'operato del primo cittadino e dei suoi collaboratori. Questa in sintesi la sua spiegazione e la sua dichiarazione d'intenti.
Tutti, anche estranei alle vicende santanellesi come per esempio il consigliere regionale Antonio Amato o il Senatore Aniello Di Nardo, hanno commentato la vicenda per ritagliarsi, in tempi di vacche magre per il centro sinistra campano, uno spazio di visibilità sulle cronache domenicali. Ma a un osservatore attento non può sfuggire la circostanza che, nel resoconto dei fatti, manca la versione o il commento del vero protagonista di questa vicenda, il Sindaco.
Cioè di colui che ha dato l'incipit al fatto e che quindi ha generato la notizia.
Innanzitutto per verificarne l'autenticità e soprattutto per conoscere la versione dall'unica fonte accreditata, per apprenderne i contenuti, la motivazione e le finalità, trattandosi di una querelle politico-amministrativa che ha evidentemente un interesse di pubblica conoscenza investendo comportamenti di persone con pubbliche responsabilità.
Questa versione le cronache non la forniscono contestualmente a tutto il resto venendo di fatto meno, non sappiamo se di proposito o no, a un preciso dovere deontologico in capo all'informazione ai fini del corretto esercizio della funzione di cronaca e di critica.
Questo è un problema non secondario della vicenda santanellese e di tutte le altre che scandiscono la quotidianità, non solo politica, in questa realtà e muoviamo da questa per cercare di comprendere cosa c'è dietro la notizia, ma soprattutto quello che c'è dietro i fatti che generano una notizia. E' questo il primo discrimine su cui occorre soffermarsi ai fini di una corretta interpretazione di fatti, persone, vicende, etc...Una cosa sono le notizie riferite da chi è all'uopo preposto, un'altra sono i fatti che quella notizia hanno generato. Su questo si gioca molto della credibilità di tutti gli attori in campo e si gioca anche l'aspetto legale che può scaturire da un'iniziativa informativa deontologicamente mal gestita, impropria, parzialmente veritiera o infondata.
Letta così com'è l'iniziativa del Sindaco Orlando appare evidentemente sproporzionata e fuori dalla norma dell'usuale confronto dialettico politico e amministrativo dove le parti si confrontano con proprie argomentazioni e con finalità ovviamente diverse. E' chiaro che la gestione della notizia nel suo complesso da parte degli organi di stampa evidenzia un altro interesse, altrettanto legittimo ma non scevro da responsabilità più o meno esplicite.
Allora: perchè Orlando, sindaco di Sant'Agnello da pochi mesi, ha assunto una decisione così forte rispondendo in modo irrituale, cioè in sede legale, a un'azione svolta da un avversario politico nel consiglio comunale e attraverso la stampa per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle proprie ragioni e sulla validità delle proprie asserzioni e contestazioni all'operato del primo cittadino?
Evidentemente il Sindaco ha risposto all'offensiva del consigliere di minoranza in base a una serie di valutazioni che ineriscono la propria funzione pubblica e quella personale che, allorquando si esercitano ruoli come quelli ricoperti da Orlando, finiscono con l'identificarsi e pertanto diventano strettamente connessi e come tali percepiti dall'opinione pubblica. Questa è una delle ragioni per le quali occorre separare la critica politica, legittima purchè corretta e reale, da ogni implicazione più o meno tacita che possa ledere la persona privata, la propria personalità e professionalità, i propri legittimi interessi. A meno che non si abbiano le prove di azioni, comportamenti e iniziative illegittime o illegali esercitate sul piano privato e che risulterebbero rafforzate dal ruolo pubblico. E la differenza non è di poco conto, perchè è qui che si consuma un vero e proprio reato ai danni di qualcuno, così come si altera la verità dei fatti per giustificare le proprie azioni, opinioni e critiche all'avversario. Tra Orlando e Coppola, durante la campagna elettorale ci sono stati momenti di tensione a causa delle accuse che l'allora candidato sindaco Coppola aveva pubblicamente rivolto al concorrente Orlando, sul piano amministrativo e su quello perssonale-professionale. Accuse per le quali Orlando contestò il comportamento a Coppola evidenziandogli che avrebbe potuto quererarlo, ma che "confinava" il tutto nell'ambito della polemica e dialettica elettorale e pertanto esaurentisi in quel contesto. Su questa precisazione del Sindaco il consigliere Coppola gli "chiedeva scusa" giustificando il proprio comportamento con argomentazioni che potrebbe essere interessante approfondire e che certamente aiuterebbero meglio a comprendere i fatti di oggi. La storia, cioè il comportamento di Coppola, però non è cambiata e sin dal primo giorno d'insediamento del consiglio comunale il consigliere di minoranza ha continuato a rivolgere pesanti e spesso non documentate, o addirittura false accuse all'operato del Sindaco, non già nella sede pubblica del consiglio comunale, ma attraverso eclatanti iniziative di stampa che quasi mai hanno verificato l'autenticità delle stesse nè riferito la versione del Sindaco, cioè della parte "accusata" e legittimata a tutelare sè stessa, il proprio operato e l'immagine della pubblica amministrazione rappresentata. Sul banco degli imputati oggi non finisce soltanto il consigliere Coppola, ma anche quel mondo dell'informazione che ha concorso e concorre a consumare il progetto di "delegittimazione privata e politica" del Sindaco per ragioni che possono essere anche comprensibili, ma che non sempre sono legittime e corrette sul piano delle implicazioni legali che ne derivano. Bisogna partire da questo antefatto per comprendere la degenerazione del confronto tra il leader della maggioranza amministrativa di Sant'Agnello e quello di uno dei due gruppi di minoranza e soprattutto occorre approfondire cosa c'è veramente dietro questo confronto agguerrito che pur tante indignate reazioni ha suscitato.
Solo così e adducendo prove, fatti e soprattutto testimonianze, possiamo assolvere alla funzione per cui abbiamo concepito questo blog e soprattutto cercheremo di capirne qualcosa di più di questa e di altre storie che, apparentemente secondarie se non addirittura annoverabili nel folklore politico locale nascondo invece precisi interessi con cui si stanno giocando destini politici e professionali di personaggi che, sotto l'ombrello della funzione politica, perseguono obiettivi ben precisi e che, a nostro parere, non sempre e non del tutto coincidono con gli interessi di questo territorio.

sabato 17 gennaio 2009

Uno spazio per un confronto di idee senza censure

Quando e perchè nasce uno spazio di discussione tematica sulla politica e l'amministrazione della penisola sorrentina?
Evidentemente nel momento in cui si avverte l'esigenza di uscire fuori da schemi comunicativi desueti per i condizionamenti, diretti e indiretti, che la politica e i politici esercitano sulla comunità e inevitabilmente sulla comunicazione.
Bisogna resistere per non lasciar campo libero a persone e personaggi che, mascherandosi dietro la politica e dietro l'amministrazione della cosa pubblica, fanno il bello e il cattivo tempo "usus sui".
A pagare sono i cittadini o, meglio, la gran parte dei cittadini che non partecipano ai giochi della politica, ne subiscono gli effetti e soprattutto assistono impotenti allo sperpero di risorse pubbliche che alimentano un circuito perverso di potere, gestione, clientele, consenso, voti e ancora potere, incarichi e così via.
La Penisola Sorrentina è una realtà socio-economica contraddittoria, dove prevalgono logiche e metodologie di governo e di gestione della politica e delle amministrazioni che mal si conciliano con l'esigenza di una modernizzazione coerente con l'identità del territorio, con il bisogno di vivere un protagonismo autentico sui diversi scenari dove si "giocano" e si "decidono" le "sorti illustre e progressive" del Paese! Così ci si deve accontentare di un ceto politico complessivamente mediocre che, fatte le debite eccezioni, concepisce e vive l'impegno politico-amministrativo come unico momento di esaltazione personale finalizzato ad accrescere col potere anche il proprio status economico.
Anzi senza la politica e tutto il suo contorno molti di questi personaggi non avrebbero ricoperto cariche nè incarichi, non sarebbero stati investiti di responsabilità nè esercitato ruoli che richiedono grande equilibrio, competenza, professionalità e spirito di sacrificio per "servire la comunità", piuttosto che "servirsene" in chiave di conseguimento del proprio successo, per curare i propri affari e quelli del proprio entourage. E' fondamentalmente questione di cultura, di scarsa cultura, che fa di questo personale politico dei dilettanti allo sbaraglio che "giocano" con il futuro di un territorio e con gli interessi globali di una comunità a volte anche comodamente rassegnata a non interferire più di tanto con i "manovratori".
Noi ci vogliamo provare a fornire una lettura più appropriata di fatti e persone che, investiti di ruoli e funzioni pubbliche, sono spesso resistenti a ogni critica, al confronto sui contenuti e sulle conseguenze delle loro scelte e delle loro azioni e si arroccano in difesa dei propri interessi mascherandoli come interessi generali. Così non è, evidentemente, ma questi personaggi temono quella voce di bimbo che osa dire la verità: anzi violentano quel "bimbo" affinchè non abbia neanche la forza di pronunciarle queste parole.
Resistere perciò significa non rinunciare a fare la propria parte, anche se ciò diventa sempre più difficile e rischioso. Rischioso, si, perchè esiste una "camorra dei colletti bianchi" che si difende e offende con metodi diversi, ma con analoghi effetti, rispetto a chi ritiene avversario, nemico, minaccioso del proprio potere e dei propri interessi. Ecco allora la ragione di uno spazio dove almeno si possa testimoniare una residua volontà di resistenze civile, morale e politica aspettando...tempi migliori!
Derty...Sono le idee che danno identità, non i nomi!

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