lunedì 31 maggio 2010

Ancora una "segnalazione" di Antonetti all'Amministrazione di Sorrento

VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL’AREA ARCHEOLOGICA IN LOCALITA’ CAPO DI SORRENTO,

SORRENTO - Si ritiene opportuno segnalare al Comune di Sorrento, all’Ufficio competente ed agli assessorati indicati in epigrafe, la seguente problematica riguardante il complesso immobiliare costituito dalla villa marittima di “Pollio Felice”, sita in località Capo di Sorrento, e dall’intera area circostante ricoperta da terrazzamenti adibiti a vigneti ed uliveti, sita sull’omonimo promontorio; il lungo periodo di abbandono ed incuria, cui questa perla della nostra penisola sorrentina versa ormai da circa 7 anni, stride fortemente con l’imponente investimento di danaro pubblico (seguito da vani ed inconcludenti progetti) operato dal Comune di Sorrento che ha acquistato, dalla Provincia Napoletana della Compagnia di Gesù l’intera area in parola, con atto di compravendita a rogito del Segretario Comunale, Dott. Andrea Ciccone, in data 23 dicembre 2003 per il rilevante prezzo di euro 3.100.000,00 (atto di cui ogni cittadino può trarre copia conforme). Una questione che riguarda non solo la pubblica fruizione di questo splendido sito archeologico, da parte dei nostri concittadini, ma anche la produttività dell’intero comprato turistico ricettivo della nostra penisola, che potrebbe annoverare detta bellezza tra le “aree di rilevante interesse e visitabili”.
Tanto esposto,
fiducioso nell’operato dell’assessore al patrimonio, Dott. Bernardo, che in occasione della segnalazione operata dal movimento civico “Conta anche Tu” relativa alla gestione, decoro e pulizia della Villa Comunale, ha dimostrato una inaspettata prontezza ed efficacia, che invece latita fortemente in altri assessorati,formalmente chiedo allo spettabile Comune di Sorrento ed agli assessorati competenti,di adottare le necessarie soluzioni al fine di evitare che un considerevole patrimonio immobiliare comunale, acquisito per un rilevante importo di danaro pubblico, venga abbandonato all’incuria più totale, invece di costituire una eccellenza per i nostri cittadini e turisti; soluzioni che non potranno prescindere dai seguenti fondamentali criteri:
a) gestione pubblica, o mista pubblica-privata, con partecipazione però, nell’ambito dei privati, di sole cooperative di giovani ovvero di società cui partecipino soci con età non superiore ai 35 anni, al fine di fornire opportunità lavorative ai ragazzi sorrentini, come ripetutamente promesso in campagna elettorale dall’attuale amministrazione;
b) ideazione di progetti condivisi con i privati proprietari confinanti, tesi alla realizzazione di percorsi culturali che, sulla fortunata scia del collaudato modello “Pompei Scavi”, potrebbero creare un filone turistico di interesse unico in Italia, ottenendo risultati in termini di immagine, vivacità intellettuale, monitoraggio continuo del territorio, creazione di un ulteriore indotto produttivo e nuovi posti di lavoro;
c) adempimento degli obblighi imposti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici a carico del Comune di Sorrento, a pena di nullità, nel citato contratto di compravendita, consistente nella manutenzione, restauro, valorizzazione, consolidamento, conservazione del complesso archeologico, nonché messa in sicurezza dell’intera area, il tutto mediante opere che dovranno comunque essere sottoposte al parere vincolante della stessa Soprintendenza competente;
d) assoluto divieto di attività edilizie speculative, in ottemperanza al divieto, contenuto nella specifica “dichiarazione di interesse culturale” (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42), di effettuare scavi, reinterri, modifiche del suolo, realizzare infrastrutture che pregiudichino la conservazione e la valorizzazione del complesso archeologico, interventi di edificazione o ampliamento dei volumi esistenti.

Avv. Giovanni Antonetti

Mons. Cece ha benedetto l'icona della Trinità

SORRENTO - Domenica scorsa presso la Cappella delle Suore Oblate del Bambino Gesù di Sorrento l’Arcivescovo della Diocesi Sorrento – Castellammare di Stabia Mons. Felice Cece, ha benedetto l’icona della Trinità. L’opera d’arte (mt 3 x 2,50) realizzata con la collaborazione del maestro Giancarlo Pellegrini, che riproduce in finissima scuola bizantina una copia della Santissima Trinità realizzata nel 1400 del Santo russo Rublev, è stata frutto dell’importante laboratorio di iconografia sacra presente all’interno della struttura del Bambino Gesù. A completare i festeggiamenti per la benedizione dell’icona sacra la sera del 30 maggio sempre presso la cappella del Bambino Gesù si sono svolti dei Vespri solenni animati dal coro della Parrocchia di Ns. di Lourdes e guidati dal Parroco di Ns. di Lourdes Don Luigi Di Prisco, al quale hanno preso parte, tra l’altro, alcuni tra i partecipanti al laboratorio di iconografia sacra che ha realizzato la preziosa opera d’arte. Il Laboratorio che funziona ormai da 7 anni, organizza corsi per principianti e di approfondimento in iconografia sacra ispirata all’arte bizantina.
Nell’ultimo corso a livello avanzato (dicembre 2009), con il maestro Giancarlo Pellegrini, è stata realizzata la famosa Trinità di S. Andrea Rublev del 1400, su tavola 50 x 60 cm. L’Icona della Cappella presente fino a qualche mese fa, si stava rovinando per incompatibilità tra gesso acrilico su tela e gesso naturale.
Sentito il parere di più esperti le suore dell’istituto religioso guidate da Suor Daniela, hanno deciso di realizzare una nuova icona secondo i canoni dell’iconografia bizantina: tela applicata su tavola con colla di coniglio, gessatura con gesso di Bologna, doratura a missione con foglia oro 23 3/4 Kt, pittura con pigmenti naturali: lapislazzuli, azzurrite, malachite, ematite, cinabro, ocre varie. La rappresentazione della Trinità è stata realizzata con l’amore di tutti i partecipanti del corso coordinati sapientemente dal maestro Giancarlo Pellegrini, il quale dopo averla rifinita, si è congratulato per l’opera altamente impegnativa e per il tempo di appena 2 mesi per la realizzazione. “Spero che serva a far crescere il gruppo e a prendere coscienza dell'importanza dell'icona come immagine liturgica” – questo il commento di Suor Daniela Madre Superiora dell’Istituto monastico sorrentino.

domenica 30 maggio 2010

Sorrento, Flora Beneduce e la crisi della sanità in Costiera

“MANCANO GLI ANESTESISTI. COLPA DEI VERTICI AZIENDALI”
Flora Beneduce spiega i motivi della fuga dei medici dall’ospedale Santa Maria della Misericordia e denuncia le pratiche di clientelismo legate alla specialistica ambulatoriale

All’ospedale di Sorrento manca il personale. Si sa. Quello che non si sa è il perché. Sulla questione il silenzio fa rumore. I medici non parlano per solidarietà, o forse per omertà. Chi non rinuncia a dire il vero, anche a costo di inimicarsi qualcuno, è Flora Beneduce. Primario di Medicina generale degli ospedali riuniti della Penisola sorrentina, ha condotto diverse battaglie per rendere efficiente la sua unità operativa e considerare il degente nella sua dignità di essere umano.
Dottoressa Beneduce, la grave carenza di anestesisti rischia di bloccare le operazioni chirurgiche. Perché si è generata questa situazione?
Una fuga dei medici dal “Santa Maria della Misericordia”.
Fuga?
Sì, ha capito bene. Si è trattato di una vera e propria fuga. Qualcuno ha chiesto di essere trasferito, qualche altro di anticipare il pensionamento, rinunciando addirittura alla quota previdenziale prevista a fine carriera. Perché lasciare il lavoro a due passi da casa – molti sono residenti a Sorrento - e scegliere di svolgere la propria attività al Loreto mare?
Me lo dica lei.
Evidentemente ci sono dei problemi nel settore.
Andiamo a fondo. Quali sono questi problemi?
L’assenza di una figura apicale, in grado di coordinare e gestire, non solo l’unità operativa, ma anche gli equilibri interni del personale.
Di chi è la colpa?
A mio giudizio, quando si dirige un servizio come quello dell’assistenza sanitaria ospedaliera, prima di concedere trasferimenti e pensionamenti anticipati, deve comunque garantire il funzionamento di un reparto o di un servizio assicurandone gli organici di legge.
Senza calcolare che i servizi si sarebbero interrotti…
Forse no. Spesso si creano ad arte situazioni del genere al fine di potersi garantire spazi per operazioni clientelari. E ciò, a dirla tutta, in casi come questi, per poter accingere alla specialistica ambulatoriale. Una pratica di clientelismo legalizzato, che altera anche gli equilibri della specialistica ambulatoriale e della sua specificità: garantire l’assistenza sul territorio e decongestionare gli ospedali.
L’amministrazione regionale ha preso provvedimenti al riguardo?
Sto seguendo la vicenda in prima persona. Ho chiesto ad alcuni componenti del consiglio regionale un’interrogazione al fine di regolamentare queste situazioni e, nel caso, di accertare eventuali responsabilità. Basta nascondersi, le cose vanno fatte in maniera corretta e trasparente.
Sembra uno slogan elettorale.
La campagna elettorale è finita da un pezzo. Io non ho mai smesso di impegnarmi per quello che ho promesso ai miei 13mila e cinquecento elettori. Chi ha creduto in me deve sapere che io mantengo la parola data. Mi adopererò perché tutte le unità operative degli ospedali riuniti della Penisola sorrentina siano portate agli standard di quella da me diretta. È noto che ho puntato sulla riorganizzazione, potenziando il reparto e apportando numerose innovazioni.
Può illustrarci le novità da lei introdotte all’ospedale di Sorrento?Ho introdotto la somministrazione dei farmaci chemioterapici per i pazienti oncologici, ho avviato la diagnostica e la cura dell’artrite psiorasica, ho dato nuovo impulso alla ricerca e alla prevenzione nell’ambito delle malattie metaboliche e ho reso il mio reparto anche centro prescrittore per la patologia dislipidemica. Credo di aver inaugurato una pratica di buona sanità finora sconosciuta. È anche in via di allestimento un centro di allergologia per la diagnosi e la desensibilizzazione al veleno di imenotteri.
Anche nel suo reparto mancano i medici. Non crede che quest’assenza possa determinare un abbassamento degli standard qualitativi?
Nell’ultimo anno sono andati in quiescenza sei dirigenti medici. Abbiamo avuto molte difficoltà, ma la squadra è affiatata e ben rodata. Ora ho fatto richiesta per ottenere almeno tre medici o delle ore di auto convenzionamento. Non sarebbe una novità, visto che la pratica è diffusa anche in altre Asl. La novità consisterebbe nell’utilizzo di strumenti che finora i vertici hanno rifiutato in nome del clientelismo più sfacciato.
Quali prospettive per la Sanità in Campania?
Cambiamento, taglio agli sprechi e valorizzazione delle professionalità. Io ci credo. E lei?

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sabato 29 maggio 2010

A Sant'Agnello Orlando alle prese coi soliti problemi interni alla maggioranza...

SANT'AGNELLO - E' nel mirino dei colleghi e dell'opposizione occulta che lavora a destabilizzare la maggioranza del sindaco Gianmichele Orlando. Si tratta di Pietro Gnarra, da pochi mesi vice sindaco di Sant'Agnello, cui molti vorrebbero togliere sia la carica di numero due dell'Amministrazione, sia quella di assessore perchè considerato poco affidabile, soprattutto dai fedelissimi dell'ex primo cittadino Pietro Sagristani. Il Sindaco aveva annunciato un "rimpasto" nell'esecutivo dove restano alte le tensioni col rischio che possa riaprirsi la crisi. In questi ultimi giorni Gnarra si è ritrovato al centro di un attacco concentrico da parte di anonimi che, con tutti i mezzi, hanno cercato di metterlo in difficoltà per vincerne le resistenze e mollare la carica di vice sindaco cui ambisce l'ex Pasquale Esposito che ha ricostruito un rapporto solidissimo con Sagristani e sovrintende al gruppo che si oppone a Orlando con la speranza che possa ritornare Sagristani alla guida dell'Amministrazione. Giuseppe Gargiulo, sesto degli eletti e forzatamente accantonato dall'impegno amministrativo nonostante l'attivismo del consigliere sia da tutti riconosciuto e apprezzato anche dalla cittadinanza, rischia di restare al palo anche in questo riassetto perchè Orlando non potrebbe privarsi dell'esponente dell'ex minoranza, Antonio Coppola, voluto in giunta da Sagristani nonostante gli sia stata affidata una delega senza alcun peso amministrativo. Per Gargiulo sarebbe la prova dell'esistenza di un vero e proprio complotto ai suoi danni per mortificarne le potenzialità che preoccuperebbero diversi esponenti dell'amministrazione visto l'elvato indice di gradimento politico-elettorale di Gargiulo. Insomma per Orlando si prospetta un'estate calda sul piano politico-amministrativo anche perchè l'eventuale promozione di Sagristani all'assessorato provinciale potrebbe accelerare una resa dei conti anche a Sant'Agnello dove il potere di Sagristani sembra essere intatto. Ad agitare le acque anche l'attivismo politico dell'ass. Giuseppe Coppola che, secondo i più, si prepara a correre da sindaco per proporsi quale alternativa tra Sagristani e Orlando.

"LA FESTA DEL BAMBINO" per la prima volta a Napoli

NAPOLI - Fervono i preparativi per la FESTA del BAMBINO, che si terrà Martedì 1 Giugno, a partire dalle ore 18.00 nella Villa Comunale di Napoli. L’iniziativa, organizzata dall’ISTITUTO per la POLONIA, ricade proprio nella Giornata Universale del Bambino, che è una delle più importanti ricorrenze riconosciute dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (attuata in memoria dei diritti dei bambini nella società e nella famiglia), oltre ad essere una festa molto “sentita” e popolare nella tradizione dell’Europa Centro-Orientale, infatti è consuetudine che proprio in questo giorno i genitori comprano piccoli regali e dolci per i loro figli. Ma oltre alla sensibilizzazione su un tema attuale, ovvero la celebrazione dei bambini all’interno della società, ed oltre alla vivificazione di una rilevante tradizione culturale europea, lo scopo dell’ISTITUTO per la POLONIA, è il perseguimento dell’integrazione sociale degli immigrati e dei figli degli immigrati. Nella provincia di Napoli, su una popolazione che conta più di 3 milioni di abitanti, risiedono oltre 60 mila immigrati (fonte dati “ISTAT”), molti dei quali hanno scelto di stabilirsi nella nostra società, di costruire qui la propria famiglia, infatti già negli ultimi anni si è verificato un consistente aumento dei bambini figli di stranieri che frequentano le scuole italiane.
“La FESTA del BAMBINO sarà l’occasione giusta per poter fare Intercultura a partire proprio dai più piccini – spiega Anna Smolinska, Presidente dell’ISTITUTO per la POLONIA – e noi siamo fieri d’aver organizzato per la prima volta a Napoli, proprio il 1° Giugno, questa manifestazione che in un solo evento celebra ben due valori sociali fondamentali della nostra società: l’unità della famiglia e l’integrazione socio-culturale degli immigrati. Infatti non è un caso che sia il Comune di Napoli, sia il Comitato UNICEF Campania abbiano concesso il proprio Patrocinio Morale (assicurandone anche la partecipazione), condividendo in pieno le valenze sociali e culturali, che corrispondono agli scopi perseguiti dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia”.
Il programma dell’iniziativa, che è diretta sia ai più piccoli (dai 4 ai 12 anni), sia agli adolescenti, prevede: attività sportive e giochi a premi, concorsi di poesia e di disegno, quiz del cervellone, baby dance e truccabimbi. Inoltre, si ringraziano gli sponsor: Studio Legale Marra, che ha fornito i giocattoli, ed il Negozio Internazional Market di Bozena Rachwalska, che ha fornito caramelle e dolciumi.

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venerdì 28 maggio 2010

Il "si" del Sen. Di Nardo (IdV) al decreto "antiruspe"

SORRENTO - IL PARTITO “DI PIETRO-ITALIA DEI VALORI”, SEZIONE DI SORRENTO (NA), RINGRAZIA, A NOME DI TUTTI I CITTADINI E RESIDENTI SORRENTINI, IL SENATORE DI NARDO PER IL PERTINENTE E DEMOCRATICO INTERVENTO IN AULA, IN OCCASIONE DELL’APPROVAZIONE, DA PARTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA, DELLA LEGGE DI CONVERSIONE DEL D.L. 28 APRILE 2010 N. 62“ANTIRUSPE”. IL SEN. DI NARDO HA OPERATO UNA SERIA E PRECISA DIFFERENZIAZIONE TRA IL VOTO FAVOREVOLE ESPRESSO ALLA PROROGA DELL’ABBATTIMENTO DELLE MODESTE ABITAZIONI ADIBITE A “PRIMA CASA”, E LE SPECULAZIONI EDILIZIE ABUSIVE, QUESTE ULTIME DA PERSEGUIRE IMPLACABILMENTE, DIMOSTRANDO COSI’ UN GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA’ E VICINANZA AD I PROBLEMI CONCRETI DELLE FAMIGLIE SORRENTINE E CAMPANE.
Avv. Giovanni Antonetti.

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"Lussuria si morde le labbra" di Mario Dolcetti

SORRENTO - Mario Dolcetti presenta la sua composizione di poesie dal titolo “Lussuria si morde le labbra”. Il libro presentato dalla casa editrice Ismeca, sarà presentato domani alle ore 17,30 presso l’Istituto Superiore Unificato San Paolo di Sorrento presso la sede centrale di Piazza della Vittoria. Presenti oltre all’autore anche il Preside dell’Istituto Scolastico Mario Iacomino. Il ricavato della raccolta amorose autobiografiche del celebre professore sorrentino sarà devoluto in beneficenza a favore di Amnesty International. Mario Dolcetti da pochi anni in pensione è stato insegnante storico di matematica dell’Istituto San Paolo di Sorrento. Attivissimo in tutti i campi culturali tra cui musica, pittura e soprattutto poesia, nella sua carriera extra scolastica è stato autore di numerosi libri tra cui alcuni anche in spagnolo come Rosa Rossa vellutata, nonché di numerosi testi autobiografici come “Todo no es mierda” e lo stesso “Lussuria si morde le labbra”. La voglia di scrivere questo ultimo libro, che è composto da una raccolta organica di numerosi componimenti poetici che abbracciamo l’intera vita di Mario Dolcetti mettono al centro l’Amore senza nessun vincolo di pregiudizio e la libertà ad amare appassionatamente. La voglia di amare senza tabù e vincolo imposti dalla società odierna aprono gli occhi ai lettori i quali potranno fare una meditazione sulla crisi di valori a cui è soggetto il mondo d’oggi, ed imparare ad amare così come fa il l’autori in assoluta libertà.

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Emergenza sanità costiera: in arrivo medici ed infermieri

SORRENTO - Entro una settimana, nuove unità mediche ed infermieristiche saranno impiegate per arginare le carenze di personale degli ospedali di Sorrento e di Vico Equense. L'impegno è stato assunto stamane dal neo commissario straordinario dell'Asl Napoli 3 Sud, Ernesto Esposito, al termine di una riunione svoltasi presso il nosocomio di Sorrento, alla quale hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni di Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta, Vico Equense e Positano, i vertici dei due presidi sanitari e i responsabili del locale Tribunale per i diritti del malato. "Abbiamo avuto rassicurazioni che, in questa prima fase, per affrontare l'emergenza potremo contare su 5 anestesisti, 2 ortopedici e su un numero imprecisato di infermieri - spiega Giuseppe Cuomo, primo cittadino di Sorrento (nella foto) e portavoce del comitato dei sindaci della costiera - Entro metà giugno, invece, saranno portate alla nostra attenzione alcune proposte di riorganizzazione delle risorse, per adeguare il sistema sanitario costiero alle esigenze di residenti e visitatori".
L'11 giugno prossimo, infatti, è la data fissata per un nuovo incontro con il commissario Esposito, che dal canto suo ha sottolineato la cronica carenza di fondi, a livello regionale, che ostacola l'attività di programmazione.
"Entro il 31 dicembre prossimo - ha dichiarato Esposito - dovremo ridurre di 27 milioni di euro il disavanzo registrato nel 2009. Pertanto sia le azioni strutturali che ogni altro possibile percorso non potranno contare su risorse aggiuntive". La riunione di stamane segue un duro documento diffuso nelle scorse settimane dai sindaci, che denunciava carenze di personale medico ed infermieristico, fatiscenza delle strutture ed inadeguatezza del patrimonio tecnologico della sanità in penisola sorrentina.
"Capisco che bisogna risparmiare - ha aggiunto Cuomo - ma senza penalizzare l'efficienza. E' ora di risolvere i problemi e, in prospettiva futura, di riportare la sanità ai livelli di eccellenza di un tempo. Senza inutili campanilismi e garantendo il diritto alla salute di cittadini ed ospiti".

giovedì 27 maggio 2010

A proposito di "stangata fiscale" e auto blu...

Ma quante sono le auto blu in Italia? Allacciate le cinture dell’indignazione per affrontare con noi i dati dell’ultimo censimento utile, aggiornato al primo trimestre del 2010. Oggi come oggi le vetture in circolazione con a bordo un politico o un boiardo di Stato sono 629.120, una discreta impennata rispetto al 2009 quando erano 607.918. Un’inguardabile sterzata, rispetto a tre anni fa, quando erano 574mila e a cinque anni fa quando erano «soltanto» 198.596.
Sommando gli stipendi degli autisti, i rifornimenti di carburante e i pedaggi autostradali di queste auto, secondo l’Associazione dei contribuenti, che ogni anno nel suo studio prende in esame sia le auto di proprietà delle amministrazioni che quelle in leasing, in noleggio operativo e noleggio lungo termine, in carico a Stato, Regioni, Province, Comuni, municipalità, Asl, comunità montane, enti pubblici, enti pubblici non economici, società misto pubblico-private e società per azioni a totale partecipazione pubblica, la spesa annua legata a questo antistorico privilegio motorizzato supera i 21 miliardi di euro.
Ma d’altra parte è così che si conquistano i record. Sì, perché se l’austera Gran Bretagna ha deciso di mandare tutti i suoi politici a lavorare con i mezzi pubblici, è anche vero che l’Italia del buonismo e della comodità è al primo posto al mondo nella classifica delle macchine di Palazzo. Le auto blu sono infatti 73mila negli Usa, 65mila in Francia, 55mila nel Regno Unito e 54mila in Germania, 44mila in Spagna, 35mila in Giappone, 34mila in Grecia, che ha già i suoi bei problemi che sappiamo, e 23mila in Portogallo, fanalino di coda nella top ten. «Dopo il censimento, che si concluderà a metà giugno - ha annunciato Brunetta - pensiamo a forme di razionalizzazione come il car sharing o l’auto blu collettiva verificandone l’uso, i consumi di carburante, la manutenzione, l’impiego degli autisti, etc...». Così, secondo Brunetta, si potranno ottenere enormi risparmi: «Il 50 per cento di quello che si spende attualmente». Al resto ci penserà la scure Tremonti. In effetti se ci sono o ci sono stati casi limite, come per esempio nella Regione Campania della gestione Bassolino con autisti pagati fino a 3mila euro netti, una flotta di vetture con cento guidatori, per un costo di 5 milioni di euro l’anno, anche il traffico a quattro ruote di chi lavora per la presidenza del Consiglio rischia di venir sconvolto. In quest’ambito il servizio automobilistico cosiddetto «dedicato» conta circa 200 addetti, e rappresenta una spesa di circa 5 milioni e 700mila euro l’anno di soli stipendi. L’altro, quello che viene definito di «reperibilità e pronto impiego», ha un costo medio di 250 euro a singolo «accompagnamento», e comporta un esborso di circa 3 milioni di euro l’anno. Naturalmente i costi salgono o scendono in questo caso in base al numero degli «accompagnamenti» annui effettuati. Nell’ultimo semestre del 2009 sono stati 6.777 (circa 18 al giorno, per una cifra di 4.500 euro spesi quotidianamente solo per far spostare gli uomini della presidenza). Complessivamente il servizio «a chiamata» ha toccato una spesa annua di 3 milioni e 329mila euro nel 2009. A questi milioni di euro vanno aggiunti i costi dell’affitto dei veicoli (467mila euro nel 2009), del carburante (128mila euro nel 2009) e di parcheggi e manutenzioni (95mila euro nel 2009). In tutto sono poco più di 9 milioni di euro l’anno. Costose, superflue, odiate dalla gente comune, è tempo che le auto blu finiscano definitivamente in parcheggio. Anche se per sistemarle tutte e 629mila servirebbero 1.200 campi di calcio. Ingombranti, no?

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Decreto Antiruspe: il PDL di Sorrento "grato" ai Sen. Orsi e Lauro

SORRENTO - Il coordinamento cittadino del Popolo della Libertà di Sorrento esprime la propria soddisfazione per l'approvazione, ieri in Senato, dell'emendamento al decreto "antiruspe" che fino al 31 dicembre 2010 estende lo stop delle demolizioni in Campania anche agli immobili abusivi, destinati a prima abitazione, per i quali sia stata accertata la violazione dei vincoli paesaggistici.
"Siamo grati al senatore del Popolo della Libertà Franco Orsi, che ha proposto l'emendamento, e a tutti i senatori campani del Pdl, che hanno sostenuto con convinzione le ragioni del nostro territorio - dichiara il coordinatore cittadino e vice sindaco di Sorrento, Giuseppe Stinga -Ringrazio in particolare il senatore Raffaele Lauro, tra i firmatari del primo disegno di legge per la sospensione delle demolizioni in Campania, che si è adoperato ieri per raggiungere un'intesa politica con il gruppo parlamentare della Lega Nord". "Siamo fiduciosi - conclude Stinga - che il testo del provvedimento, così emendato, possa a breve essere approvato anche dalla Camera, e che la Regione Campania, entro i prossimi sei mesi, proceda ad una ricognizione dei vincoli ambientali e alla definizione di un nuovo piano paesaggistico, rendendo così effettiva anche in pensiola sorrentina la sospensione delle demolizioni fino al 31 giugno 2011".

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mercoledì 26 maggio 2010

Condono edilizio: si o no? Demolizioni ferme fino al 31 dicembre anche in Penisola, ma poi....

Il Senato ha approvato la norma di sospensione degli abbattimenti dei manufatti abusivi fino al 2011 e nello stesso tempo il Governo ha previsto una sanatoria per gli immobili abusivi, ma accatastati, nell'ambito della manovra da 24 miliardi di euro approvata per fronteggiare la crisi economica del Paese. Per quanto concerne la sospensiva - ora il decreto passa alla Camera - sono stati inclusi anche i manufatti realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, subordinatamente alla scadenza del 31 dicembre 2010 termine entro il quale la Regione dovrà adottare una normativa che rimuova il regime vincolistico. Nel decreto-governativo si contempla la denuncia al Comune dell'abuso, ma non la sua sanatoria urbanistica se in contrasto con le norme del PRG.
In poche parole chi si denuncia e paga - poco - sul piano degli oneri fiscali, automaticamente rischia un provvedimento di demolizione. Chi non si autodenuncia entro il 31 dicembre 2010 e viene scoperto dall'Agenzia per il Territorio dovrà pagare le tasse relativamente agli ultimi 5 anni e in ogni caso resta abusivo. Insomma regna la più assoluta incertezza su una materia, quella urbanistica, che resta disciplinata dalle leggi regionali per cui l'intervento del Governo punta chiaramente ed esclusivamente a "far cassa" spostando il problema dell'appllicabilità o meno della norma, quindi della sanatoria, a livello regionale e comunale dove vigono strumenti urbanistici e regolamenti insuperabili rispetto alle norme varate. E' per esempio il caso della Penisola Sorrentina-Amalfitana dove la legge regionale 35 - PUT - continua a produrre tutti gli effetti vincolistici e quindi la sospensiva delle demolizioni ha breve durata (fino alla fine dell'anno) dovendo il consiglio regionale approvare una nuova norma, circostanza che sicuramente non è semplice e che sposta di nuovo a valle la soluzione di un problema visto che trattasi di materia delegata alle Regioni.
Allo stato comunque non c'è alcun esplicito riferimento a un nuovo condono edilizio, anche se le associazioni ambientaliste e i partiti contrari alla sanatoria lanciano preoccupati appelli contro quest'ipotesi che potrebbe invece riaffacciarsi in sede di conversione definitiva del provvedimento.
Allo stato sembra invece destinato ad aumentare, e non poco, il contenzioso e il lavoro degli avvocati.

Piano di Sorrento, segnalazione di un lettore per l'Ass. Pasquale D'Aniello

Piano di Sorrento/Riceviamo e pubblichiamo:

"Abbiamo letto che l'Ass. Pasquale D'Aniello sarebbe furioso per i tagli che ha subito il suo assessorato ai vigili urbani, poi si è riappacificato col sindaco, poi continua a criticare. Allora vogliamo segnalare uno dei tanti casi in cui non viene fatta rispettare la legge. Come si vede nella foto c'è un vero e proprio parcheggio autorizzato di motociclette sul marciapiedi di via Mercato di fronte al Supermercato Conad che addirittura sbarra la strada ai passanti. Questo non occasionalmente, ma tutti i giorni, eppure nessuno dei Vigili che se ne curi a quanto ci risulta, anche se il comando è a pochi metri! L'Assessore D'Aniello perchè non interviene? Oltre a lui nei pressi ci abita anche l'Assessore al bilancio Geppino Russo: neanche lui se ne accorge? Senza considerare altri casi pure eclatanti".
P.E. Piano di Sorrento

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Peninsula Felix: adotta un Monumento

SORRENTO - Le visite ai lavori di restauro della cripta presente nella chiesa di Sant’Antonino a Sorrento da parte degli istituti scolastici superiori della penisola sorrentina, avviano il progetto Adotta un monumento organizzato dall’Associazione Peninsula Felix diretta da Luigi Di Prisco. Iniziate un mese fa, le visite guidate, svolte all’interno della chiesa di Sant’Antonino Abate da parte dei ragazzi del Liceo Scientifico Salvemini diretti dal dirigente scolastico Giuseppe Montella e da parte degli alunni dell’Istituto D’Arte Grandi guidati dalla Preside Patrizia Fiorentino, ora si apprestano alla conclusione. Durante questa iniziativa promossa dall’Associazione di volontariato Peninsula Felix, gli alunni degli istituti interessati, hanno assistito alla pulitura degli affreschi e delle altre opere d’arte presenti all’interno della cripta del Santo Patrono di Sorrento, lavori questi curati dal restauratore Andrea Porzio con il suo collaboratore Francesco Russo, nonché di alcune tele dedicate ai Santi Vescovi Sorrentini. Questa iniziativa, è avvenuta in concomitanza ai lavori di restauro voluti dal nuovo Rettore Don Luigi Di Prisco, che investiranno tutta la Basilica Pontificia di Sant’Antonino Abate per portare al loro antico splendore e preservare dal degrado dei secoli l’immenso patrimonio artistico presente all’interno del principale luogo di culto tanto caro al popolo sorrentino. I lavori di restauro iniziati lo scorso febbraio a conclusione della solennità del Santo Patrono Antonino proseguiranno per tutta l’estate all’interno della Cripta. Quando i restauri saranno terni manti, nella zona dove la tradizione vuole sia sepolto il Santo, proseguiranno in tutte le altre zone della chiesa. Il progetto. Terminato il progetto delle visite guidate con i ragazzi degli istituti superiori a Sorrento si svolgerà quest’anno, così come già successo negli ultimi due anni, il progetto Adotta un Monumento organizzato sempre dall’Associazione Peninsula Felix. Questa iniziativa che nell’anno scorso ha permesso la visita alla Cattedrale di Sorrento ad oltre diecimila tra fedeli e turisti nella fascia di normale chiusura pomeridiana dalle 12,30 e le 15,30, quest’anno replicherà coinvolgendo non solo la Cattedrale di Sorrento ma anche la Basilica Pontificia di Sant’Antonino Abate. Partner di questa iniziativa saranno alcuni istituti scolastici Sorrentini tra cui il Liceo Scientifico Salvemini e l’Istituto D’Arte Grandi, in quanto alcune delegazioni di alunni di dette scuole, svolgeranno congiuntamente ai volontari dell’Associazione l’attività di tenere aperti i monumenti interessati al progetto. Altra novità di questa edizione sarà il patrocinio e l’intervento in sostegno di questa iniziativa da parte del Comune di Sorrento per il quale si è interessato in prima persona il Sindaco Giuseppe Cuomo. Il progetto anche quest’anno, prenderà inizio nella seconda decade di giugno e si concluderà ad inizio settembre. Con questa nostra iniziativa – commenta il Presidente dell’Associazione Peninsula Felix Luigi Di Prisco – sono molto contento in quanto la nostra associazione, così come fatto negli scorsi anni svolgerà congiuntamente a tutti gli altri partner sia istituzionali che non, un servizio meritorio sia nei confronti dei turisti che visitano la città di Sorrento ma specialmente verso le giovani generazioni educandole e diffondendo alcuni preziosi insegnamenti sul nostro immenso e importantissimo patrimonio storico cittadino.

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martedì 25 maggio 2010

La "stangata" di Berlusconi all'Italia...Brindano i mafiosi per la legge-bavaglio!

Stasera il Governo-Berlusconi ha approvato la manovra finanziaria straordinaria di 24miliardi di euro per scongiurare all'Italia il rischio-Grecia , praticamente il fallimento. Una manovra che comunque cerca di tutelare gli elettori berlusconiani e che riversa sulle categorie meno protette il peso di una stangata...Si, una vera e propria stangata, che mai Berlusconi avrebbe pensato di dover infliggere al Paese che alla fine si è dovuto risvegliare dal sogno spacciatogli in questi anni visto che le cose non filano assolutamente per il verso giusto. Quel che più ci ha colpito è stato il fatto che Berlusconi, capo del Governo e leader indiscusso (?) del maggior partito italiano, non ha avuto il coraggio di dare in prima persona l'annuncio agli Italiani che...la pacchia è finita e che da oggi si deve cambiar registro... Ci ha mandato il fido Gianni Letta in Tv a dare l'annuncio nefasto e questo la dice lunga sul senso dello Stato di questo personaggio che, oltretutto, vuole zittire stampa, magistratura e rimbecillire l'opinione pubblica fino all'estremo limite!
La sua favola, quello che il Premier ci ha raccontato in questi anni di governo, non ha retto e non poteva reggere sulla distanza e oggi i cittadini-elettori sanno di essere stati frodati, tutti quanti! E' difficile pensare che il Paese, per lo stato in cui versa, abbia la forza di sostenere questa manovra che avrà ripercussioni a catena in termini di riduzione dei consumi e quindi sulle imprese e sulla produttività, sugli enti locali che saranno a loro volta costretti ad aumentare le tasse e a ridurre i servizi...Insomma a guadagnarci sono sempre i soliti ladroni che fanno il bello e il cattivo tempo, che occupano posti di governo e dirigono imprese colluse col potere politico, gli abusivisti cronici, i delinquenti e i mafiosi che non vengono toccati dalla manovra finanziaria ed anzi hanno avuto il regalo dell'immunità grazie alla legge sulle intercettazioni.
Questa è l'Italia della Libertà che ci consegna Berlusconi...Ne dobbiamo prendere atto, volenti o nolenti perchè i fatti parlano...tutti!

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lunedì 24 maggio 2010

Piano di Sorrento, non c'è pace neanche per i morti. La denuncia dell'Assessore Mario Russo...

PIANO DI SORRENTO - La stampa domenicale riportava a carattere cubitali la "clamorosa scoperta" fatta dall'Assessore pianese Mario Russo al Cimitero dove, in base ai rilievi effettuati, la pioggia avrebbe portato alla luce resti umani a causa forse di una procedura di seppellimento non esattamente conforme alle regole. Praticamente le bare contenenti i defunti verrebbero seppellite non ai canonici due metri di profondità, bensì a molto meno col risultato che gli allagamenti provocati dalla pioggia farebbero riemergere le spoglie mortali. Sembra di assistere a un film dell'orrore ma a pochi sarà capitato di vedere uno spettacolo del genere. L'Assessore Russo però disporrebbe di una documentazione fotografica che egli stesso avrebbe consegnato al Comune, all'UTC, al fine di sollecitarne l'intervento. Ora questo episodio getta un'ombra davvero cupa sull'Amministrazione e sui conduttori del Cimitero San Michele, già per il passato fatto oggetti di sopralluoghi, rilevamenti e denunce da parte dell'allora consigliere di minoranza Mario Russo che, anche in quella circostanza, si conquistò le prime pagine dei giornali. Fu denunciato un presunto riciclo di marmi e l'esistenza di corsie preferenziali di seppellimento per defunti in grado di vantare, in vita, stretti e diretti legami con politici o fuzionari locali. Un gran polverone che alla fine, però, non portò a nulla...o quasi! La storia sembra riptersi a distanza di anni, lo scenario è praticamente lo stesso, quello del Cimitero San Michele e dell'Assessore Russo che denuncia per l'ennesima volta la precarietà della struttura e per farlo ha trovato un modo eclatante utile a richiamare l'attenzione di chi di dovere sul problema. Una questione che, ci sia consentito, non può passare come la norma, ma alla stregua di episodi fortuiti, occasionali, sporadici e legati a straordinarie situazioni metereologiche durante le quali è difficile che qualcuno passeggi per il Cimitero e possa verificare lo stato dell'arte. In altre epoche, di fronte a episodi come questo o di altra natura, un Amministratore con responsabilità di governo avrebbe assunto comportamenti diversi, più coerenti con la funzione di assessore: avrebbe cioè presdiposto un intervento ad horas per risolvere il problema qualora fosse risultato tale. Invece, nell'era della politica-spettacolo tutto serve per farsi pubblicità per cui succede che anzicchè risolvere il problema lo si preferisce denunciare alla stampa e quindi alla pubblica opinione.
Con quale obiettivo, ci chiediamo, raccogliendo e dando voce alle impressioni di tanti cittadini che domenica mattina hanno appreso stupiti dai giornali di questa sconcertante vicenda! Delle due l'una: o l'Ass. Russo è passato all'opposizione per cui, non avendo strumenti per intervenire, si è comportato come farebbe un qualsiasi consigliere di minoranza pur di mettere in cattivo luce il sindaco, la giunta e la maggioranza di governo; oppure non ha la forza e il peso politico per ottenere dal suo sindaco, dai suoi colleghi di giunta e forse dai funzionari preposti un intervento sollecito che ponga immediatamente fine a questa scabrosa situazione.
Questo non tanto perchè si vuole criticare l'operato dell'Ass. Russo, ma, è noto a tutti perchè sono gli stessi ambienti della maggioranza a metterlo in evidenza, che in questi quattro anni di attività assessoriale l'Ass. Russo non abbia eccelso nel proprio ruolo com'era nelle aspettative di tanti. Qualcuno ha perciò adombrato l'esigenza dell'Assessore di farsi un po' di pubblicità visto che si avvicinano le elezioni e con esse si rinegoziano candidature e nomine!
Del resto chiunque abbia assistito a un'inumazione ha potuto verificare a quale effettiva profondità venga posta la bara e, a meno che non si verifichi un ciclone, crediamo sia davvero difficile che anche una forte pioggia possa provocare una generale emersione dalla terra delle spoglie mortali di un defunto. Nella maggioranza dei casi poi le tombe non sono ricoperte di semplice terreno (tranne per qualche giorno dopo la sepoltura), ma da marmi o materiali che comunque svolgono un'azione di sostanziale contenimento.
Bene farebbero il Sindaco Giovanni Ruggiero e l'assessore al ramo, Salvatore Cappiello, a informare la popolazione sulla veridicità o meno della denuncia dell'Ass. Russo, se trattasi di un caso isolato oppure sia davvero la conseguenza di una prassi non corretta dell'inumazione.
Diversamente si sarebbe trattato di una trovata per lo meno di cattivo gusto di cui Piano ne poteva fare a meno...Tanto per lasciare almeno i morti fuori dalle beghe della politica.

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Inaugurato a Marina Grande il "Nonna Emilia"

SORRENTO - Inaugurato a Marina Grande di Sorrento “Nonna Emilia”. Il nuovo bar collocato nei pressi delle scalinata antica che porta al borgo marinaro di Sorrento sarà gestito dai due cugini Pasquale e Pasqualino Cacece. I due giovani imprenditori figli d’arte e nipoti della storica ristoratrice Emilia, nome a cui dedicano la loro attività commerciale, hanno portato una grande ventata di innovazione per l’intera Marina Grande. L’arte del servizio e la cortesia acquisita da tanti anni di sapiente gestione nel mondo della ristorazione, oggi si mette al servizio sia ai cittadini di Sorrento che ai tanti turisti che visitano la città del Tasso per offrire loro uno standard di servizi qualitativamente di eccellenza a tutti coloro che si recheranno in questo nuovo bar.

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domenica 23 maggio 2010

Anniversario dell'assassinio di Giovanni Falcone, per non dimenticare e non solo!

Oggi ricorre l'anniversario del barbaro assassinio del giudice Giovanni Falcone e della moglie Francesca Morvillo insieme agli uomini della scorta ad opera della Mafia o, come sta emergendo dalle indagini, in connivenza con componenti deviate dello Stato e dei Servizi Segreti. Questo blog si ispira, nel titolo, a una frase di Falcone intendendo in questo modo testimoniare non soltanto il nostro stare strenuamente dalla parte dello Stato, quello onesto e civile votato al servizio del Paese, ma di voler servire anche con un'informazione scevra da condizionamenti, al processo di crescita democratico del Paese, contro le dittature che sempre più numerose attentano alle nostre vere libertà e offendono la memoria di tanti magistrati, uomini e donne delle forze dell'ordine e anche civili caduti nella lotta alle tante mafie d'Italia, di ieri e di oggi!

sabato 22 maggio 2010

Dall'UDC al PDN, ma compare sulla scena anche "NFI"

E' una nuova sigla, anzi un nuovo acronimo partitico, PDN, il Partito della Nazione che darwinaniamente parlando rappresenta l'evoluzione dell'UDC a sua volta frutto di altre filiazioni dalla casa madre DC. Ormai siamo quasi alla declinazione alfabetica delle sigle di partito, dal PDL al PDN ci manca solo il PDM, ma forse tutti si guardano dallo scegliere la M per specificare l'identità del partito e per scongiurare il facile e quasi naturale accostamento alla merda...(pardòn, ma quanco ci vuole!)
Il problema è che in Italia nascono e continuano a nascere come funghi partiti e formazioni politiche, ma i personaggi sono sempre gli stessi! Anche Berlusconi, temendo l'implosione del suo PDL, ha mandato avanti qualcuno per ricostituire Forza Italia, anzi Nuova Forza Italia (NFI) che già naviga in rete per affiliare, gratis per cinque anni, soci e nostalgici del grande partito unico del Presidentissimo. Tornando al PDN di Casini, che in Campania veste i panni del sempiterno Ciriaco De Mita e del neo assessore regionale Pasquale Sommese, ci chiediamo se questa nuova performance rappresenti l'arca cui approderanno i finiani, i rutelliani, i montezemolini e il resto di quella società civil-politica ormai fuori e lontana dal centro-destra berlusconiano! Sui territori presto avremo le nuove rappresentanze istituzionali degli ex UDC transitati nel PDN, mentre al cittadino fuor dai giochi sembrerà di vivere in mondo politico dove tutto cambia per non cambiare nulla visto che i volti son sempre gli stessi, ma soprattutto le mentalità, le culture e i modi di fare non solo in politica!

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SORRENTO, UN PRESIDIO DI POLIZIA MUNICIPALE NEL PARCHEGGIO "A. LAURO"

SORRENTO - A partire dalla prossima settimana, il parcheggio "A. Lauro" di via Correale, a Sorrento, ospiterà al piano terra un ufficio distaccato del Comando di polizia municipale. All'interno della struttura, in aggiunta agli ausiliari del traffico che già controllano l'area del parcheggio, sovrintendendo alle operazioni di ingresso ed uscita di autobus, autovetture e motoveicoli, sarà presente un agente di polizia municipale che collaborerà all'attività di vendita di ticket e abbonamenti, e fornirà a residenti e turisti ogni informazione utile riguardante orari, tariffe e disposizioni relative alla viabilità cittadina. Sarà inoltre attivo un "Ufficio Cassa", al quale i cittadini potranno rivolgersi per il pagamento delle contravvenzioni.
"Il provvedimento entrerà in vigore lunedì, o al più tardi il giorno successivo - dichiara il vice sindaco con delega alla Mobilità, Giuseppe Stinga - Inizialmente il servizio sarà attivo solo la mattina, ma in futuro prevediamo di estenderlo anche al pomeriggio. Con questa iniziativa, che segue la recente riduzione delle tariffe per le soste di lungo periodo, puntiamo ad assicurare migliori e più efficienti servizi ai residenti e ai turisti che utilizzano il parcheggio di via Correale".

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giovedì 20 maggio 2010

Piano di Sorrento, la Soprintendenza dice no al parcheggio interrato in Via San Michele

Il WWF annuncia: è salva l'area verde in via San Michele

La Soprintendenza di Napoli e Provincia, condividendo le tesi del WWF, alla Conferenza dei Servizi indetta mercoledì scorso dal Funzionario Responsabile del V Settore ing. Graziano Maresca, ha inviato una nota con la quale ha bocciato il progetto per la realizzazione nell'area a verde di via S.Michele di un parcheggio multipiano. Salta, in tal modo, anche il finanziamento di circa 1milione e 800mila euro richiesti dal Comune per tale operazione!!!
Il WWF è da sempre parte attiva per cercare di ottenere una corretta pianificazione del verde pubblico, che vada nell’ottica della riapertura dei diversi parchi urbani interdetti da troppi anni ai cittadini, nel potenziamento del patrimonio arboreo della città e nell’adozione di precisi regolamenti di gestione. Le aree verdi interne al corpo urbano sono spesso interessanti “riserve” di vita, dove trovano spazio molte specie vegetali e animali, ma quello che è ancora più interessante è la loro potenzialità in questo senso. Si tratta infatti di aree dove possono essere introdotte le specie vegetali tipiche dei nostri ambienti naturali, strettamente legate alla vita della piccola fauna selvatica, e ognuna di queste aree può diventare un ambiente utile alla conservazione della “Biodiversità”, ovvero della diversità delle forme di vita presenti sul pianeta. Tali aree possono inoltre migliorare la qualità della vita dei cittadini e, insieme, diffondere una maggiore conoscenza naturalistica e una sensibilità che si dimostra già largamente presente tra i cittadini. Azione molto importante se si pensa che, nel comune di Piano di Sorrento, per grossa parte della popolazione che vive nel centro storico il verde urbano rappresenta l'unica possibilità di un rapporto continuo nel tempo con la natura. Il parco di via S.Michele costituisce un occasione unica per creare un polmone di verde di cui i cittadini assolutamente necessitano.
“Forse non tutti ricordano – racconta Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina - che l’area di via S.Michele fu già “trasformata” anni or sono quando, grazie ai Fondi Europei (circa 2miliardi di vecchie lire) si intervenne per creare un Parco Pubblico. Furono tagliati i vecchi aranci e sostituiti con nuove piante nane lasciando in vita solo qualche esemplare e una grossa magnolia secolare ubicata all’ingresso. Inoltre furono creati camminamenti in ghiaia, lampioni, panchine e una casetta-bar. Ma il parco, nel corso delle ultime 3 amministrazioni, non è stato mai inaugurato ed è caduto nell’abbandono!!! Ci auguriamo ora che l’ennesima bocciatura incassata dal comune segni un inversione di tendenza e si cominci a lavorare affinché la triste area di via S.Michele diventi un’OASI naturalistica...un VERO PARCO dove piantare alberi e arbusti, lasciati liberi di affondare le radici nel terreno profondo e crescere in modo naturale…un POLMONE DI VERDE dove i cittadini possano finalmente incontrare la Natura in Città!!!” In penisola sorrentina sono già stati costruiti o progettati troppi box-auto…spesso in barba alla legge e ad ogni razionale pianificazione!!!
E intanto si continuano a distruggere ettari di fondi agricoli e a cementare giardini e campagne nella errata convinzione che la gente prima o poi si debba “disabituare” all’innata ESIGENZA DI VERDE E NATURA IN CITTA’!!! E forse è per ciò che i nostri amministratori non trovano MAI i soldi per riuscire ad APRIRE i parchi urbani che pur ci sono. A Piano di Sorrento esistono ben 8 aree a verde ma diverse sono CHIUSE da tempo immemorabile…e per quelle promesse in campagna elettorale (vedi area dietro i Pompieri) neanche a parlarne!!! Il parco di via S.Michele è uno di questi: realizzato dall’Amministrazione Russo (con fondi richiesti dall’Amministrazione Nastro) attende di essere INAUGURATO da circa 12 ANNI!!! Ma stavolta la soluzione geniale sembrava partorita: DISTRUGGERE il fondo per realizzarvi l’ennesimo parcheggio interrato multipiano e poi, con i soldi guadagnati dalla vendita di box a privati, RICOSTRUIRVI sopra il PARCO!!!Ma non si capisce come e perchè, dopo averlo distrutto e ricostruito (su un velo di terreno) si sarebbe riusciti poi a tenerlo aperto?
C’è da aggiungere che tentativi analoghi (aree a verde e parchi sui box) sono fino ad oggi TUTTI FALLITI!!!
Ma il pericolo di vedere cementificato il sottosuolo dell’area di via S.Michele è scampato visto che la Soprintendenza ha bocciato l’intera opera ritenendola urbanisticamente non compatibile al PUT.
In relazione al progetto, che prevedeva la realizzazione di tre livelli di parcheggio interrato di cui due a rotazione ed uno da destinare a box pertinenziali, il WWF aveva segnalato come le procedure adottate non erano del tutto coerenti con la normativa regionale e difformi dalla sentenza emessa dal TAR Campania n.144/2010 ove si enunzia che “l’art.17 del PUT nelle zone territoriali 2, di rispetto ambientale, consente interventi pubblici per la realizzazione di attrezzature di interesse comune”. Concetto, questo, enucleabile anche dalla sentenza del Consiglio di Stato n.551/06. La realizzazione di parcheggi pertinenziali (box) è certamente fuori dal novero degli “interventi pubblici per la realizzazione di attrezzature di interesse comune” gli unici consentiti nelle zone 2 del PUT come affermano i Giudici amministrativi. Inoltre se è vero che, come prevede l’art.19 commi 2 e 4 del DPR 327/01, l’approvazione del progetto preliminare costituisce adozione della variante allo strumento urbanistico e che il silenzio mantenuto dall’Ente delegato all’approvazione della variante per 90 giorni ne consente, per l’appunto, la sua approvazione, è pur vero che la variante nel caso di specie, in quanto prevede la realizzazione di box pertinenziali e, quindi, di opere non di interesse comune (le uniche possibili in zona 2 del PUT), non è conforme al PUT. E’ evidente che, dunque si debba procedere anche alla variante di tale strumento possibile solo con l’iter indicato dall’art.15 della Legge Regionale 35/87. Posto che la proposta rientri nel novero delle varianti ammesse.
Il WWF ha inoltre sottolineato l’assoluta illogicità dell’intervento che prevedeva di realizzare, dopo averla distrutta, un’area a verde da ricostruire su “un velo” di terra a copertura dei box realizzati, a meno di 100 metri di distanza dalla vicina P.zza Mercato dove invece sarebbe possibile ed auspicabile, tenuto conto della vastità dell’area, fare un intervento molto più corposo senza andare ad intervenire nel centro storico in un area a verde e senza la necessità di espropriare aree private per consentire l’accesso all’opera pubblica. Un intervento in Piazza Mercato, se ben articolato, di sicuro potrebbe consentire un recupero anche sotto un profilo estetico, urbanistico e di vivibilità!!!

"SANITA' COSTIERA AL COLLASSO": APPELLO DEI SINDACI ALLA REGIONE

SORRENTO - Carenze di personale medico ed infermieristico, fatiscenza delle strutture, inadeguatezza del patrimonio tecnologico.
Sono alcuni dei punti che emergono dalla lettera-denuncia, relativa alla situazione della sanità costiera, inviata stamane dal coordinamento dei sindaci di Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, all'indirizzo del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e dei vertici sanitari regionali e della Asl Napoli 3 Sud.Nel chiedere un incontro urgente, i primi cittadini sottolineano nel documento le gravissime carenze di personale, tali da compromettere l’assistenza sanitaria ordinaria e di emergenza dei presidi di Sorrento e di Vico Equense.
Ai due ospedali, si spiega, servirebbero almeno 5 medici anestesisti rianimatori, 2 medici ortopedici, 2 radiologi, un chirurgo, 2 medici di laboratorio o biologi e 42 nuove unità infermieristiche. "Carenze - sottolineano i sindaci - che potrebbero determinare interruzione di pubblico servizio e comunque gravi disservizi per l'utenza. Fondamentale è sottolineare la carenza di medici anestesisti che determinerà, già da questo mese, la sospensione di una guardia anestesiologica prevista per legge".
A tutto ciò, proseguono le righe, si aggiunge una fatiscenza delle strutture sanitarie e delle attrezzature che "ha determinato nel tempo condizioni operative incompatibili con una soddisfacente erogazione dei servizi".
"Va sottolineato che affluiscono ai nostri ospedali e ai servizi territoriali distrettuali, non solo i residenti della penisola sorrentina ma anche della costiera amalfitana, oltre ai turisti che attendono una pronta e quantomeno dignitosa assistenza sanitaria - prosegue la lettera - Da considerare che la conformazione orografica della penisola sorrentina e la criticità dei collegamenti stradali assimilano il nostro territorio più ad una realtà insulare che continentale".
L'esposto si conclude con la richiesta garantire subito il supporto del personale necessario a colmare le attuali carenze "che rendono improbabile la copertura del servizio sia nell’attività ordinaria e a breve di urgenza, se non costringendo a turni impossibili ed illegittimi il personale sanitario, parasanitario e tecnico data l’imminenza della stagione estiva con l’incremento esponenziale di affluenza agli ospedali".

mercoledì 19 maggio 2010

Sorrento, Antonetti (IdV) sollecita l'Amministrazione sui problemi della mobilità cittadina

SORRENTO - Il rappresentante dell'Italia dei Valori, Giovanni Antonetti, si rivolge ancora una volta al Sindaco Cuomo e agli assessori Giuseppe Stinga e Gaetano Milano per evidenziare alcuni problemi che, a suo avviso, meritano una priorità d'intervento da parte dell'Amministrazione comunale.
"Si ritiene opportuno segnalare al Comune di Sorrento ed agli assessorati alla mobilità e al turismo, la seguente problematica riguardante via San Nicola, ripetutamente segnalata dai titolari delle attività ivi esistenti e dai cittadini residenti; questioni che segnalo con la presente, anche alla luce delle 84 sottoscrizioni raccolte da parte di residenti e commercianti della zona cittadina in questione (l’elenco si allega sotto la lettera “A”) e consegnatemi per rendere noto il problema all’interno degli Uffici Comunali. Situazione attinente alla produttività degli esercizi commerciali ed al quotidiano vivere dei residenti, sicuramente risolvibili in breve tempo, con misure semplici e solo parzialmente modificative dell’attuale stato dei luoghi".

RIPOSIZIONAMENTO DELLA TELECAMERA DA VIA DEL MARE A VIA FUORO E LOCALIZZAZIONE, DI AREA DELIMITATA DI CARICO E SCARICO MERCI, IN VIA SAN NICOLA
1) Le attività commerciali esercitate lungo via San Nicola hanno risentito fortemente dell’installazione della telecamera di segnalazione all’incrocio tra via Del Mare e via Fuoro; i risultati ottenuti in termini di limitazione del traffico all’interno del centro storico non sono così rilevanti, quanto la perdita, in termini economici e di produttività degli esercenti in detta zona che, oltre a dover fare i conti con la crisi produttiva generale, hanno subito la forte e repentina diminuzione di affluenza di potenziali acquirenti che, impossibilitati a raggiungere via San Nicola a causa della telecamera in parola e del divieto di accesso da via Tasso, dirottano gli acquisti in altre strutture.
Non è dato conoscere, invece, l’entità delle entrate a favore delle casse comunali derivante dalla riscossione delle contravvenzioni applicate con l’emissione della relativa fotografia, ed inviate a mezzo raccomandata, ai proprietari degli autoveicoli e motocicli.
Volendo tracciare un ipotetico bilancio dei risultati, relativi al primo periodo di applicazione dell’indicato sistema di video sorveglianza localizzato, è possibile affermare che, a fronte di un piccolo miglioramento in termini di viabilità cittadina, comunque ancora fortemente problematica in ragione dell’ingresso di auto e motoveicoli all’interno del centro storico sia dall’incrocio tra via Marina Grande e vico strettola San Vincenzo che da quello tra Corso Italia e vico II° Fuoro, si è avuto un grave e notevole calo delle vendite e dei fatturati dei commercianti lungo via San Nicola.
2) Lungo l’intero tratto di via San Nicola nonostante la presenza di numerosi esercizi commerciali, non esiste, allo stato attuale, una piccola area di carico e scarico merci, di breve durata, che non arrecherebbe alcun problema ove posizionata nell’ampia area tra i civici 13 e 14 di via San Nicola.
Tanto esposto, formalmente chiedo allo spettabile Comune di Sorrento ed agli assessorati competenti, di adottare le necessarie soluzioni al fine di risolvere gli indicati problemi, dopo aver valutato gli effetti, in termini di entrate economiche comunali e di viabilità all’interno del centro storico, della telecamera in parola, tenendo anche presenti però gli interessi a tutela dei nostri concittadini, commercianti e non, che si scontrano quotidianamente con le menzionate problematiche; soluzioni che dovranno obbligatoriamente essere adottate in sinergia con il competente Comando dei Vigili Urbani, usando la dovuta tempestività.
A titolo meramente esemplificativo si indicano:
a) in riferimento alla problematica di cui al precedente punto 1), le seguenti soluzioni alternative,
a.1) lo spostamento della telecamera localizzata dall’incrocio tra via Del Mare e via Fuoro a quello tra via Fuoro e vico III° Fuoro, tale da impedire l’accesso all’interno del centro storico dalla menzionata via Fuoro a partire dall’area antistante la Chiesa della SS. Annunziata, consentendo invece il transito lungo vico III° Fuoro, parte di via San Nicola e vico strettola San Vincenzo, installando conseguentemente apposita cartellonistica con divieto di accesso, all’incrocio tra detto vico strettola San Vincenzo e via San Nicola;
a.2) l’installazione di ulteriori punti di videosorveglianza veicolare agli incroci tra via Marina Grande e vico strettola San Vincenzo e tra Corso Italia e vico II° Fuoro, oltre a quello esistente tra via Del Mare e via Fuoro, al fine di rendere definitivamente efficace la chiusura del centro storico all’accesso di auto e motoveicoli; tale misura ulteriormente restrittiva dovrà però essere bilanciata dal rapido ed efficiente rilascio di permessi
- permanenti, per i residenti in detta zona, e
- temporanei, da consegnare in un numero mensile prestabilito, ai titolari degli esercizi commerciali in oggetto, i quali provvederanno a consegnarli e gestirli tra i lori clienti; quest’ultima soluzione dovrà comunque essere supportata dal potenziamento, attraverso una costante campagna di informazione e pubblicizzazione, del “numero verde per varco elettronico” 800477311, attraverso il quale sarà possibile accertarsi della preventiva autorizzazione all’ingresso, permanente o temporaneo, in z.t.l. ovvero informarsi circa l’applicazione di eventuali contravvenzioni pregresse o contestazioni;
b) relativamente alla questione indicata al punto 2) che precede,
creazione e regolamentazione di una piccola area di carico e scarico merci, con indicazione di breve durata, nell’ampia area tra i civici 13 e 14 di via San Nicola.
In attesa di immediate ed efficaci risposte, per dare voce in Comune ai nostri commercianti e concittadini interessati dal problema, porgo distinti saluti.

Il sommario de "LA MIA PENISOLA"

SORRENTO - Domani è in edicola il settimanale "La Mia Penisola" diretto da Giuseppe Damiano e Di cui pubblichiamo il sommario. Un numero da non perdere, ma sopprattutto un giornale che ha scelto una linea editoriale diversa, diretta a valorizzare la Costiera Sorrentina senza nasconderne le disfunzioni o i problemi, ma esaltandone le peculiarità che fanno di Sorrento e della Penisola una straordinaria realtà di livello mondiale.

Asl Napoli 3 Sud, si insedia il nuovo Commissario

Stefano Caldoro (Commissario ad acta) e Giuseppe Zuccatelli (sub commissario) hanno scelto di percorrere la strada interna per avviare la nuova fase gestionale dell’Asl Napoli 3 Sud, nata dall’accorpamento delle ex Asl Napoli 5 e Napoli 4. Nuovo commissario straordinario è stato nominato Ernesto Esposito già direttore del servizio programmazione e controllo. Quarantotto anni, sposato, con un figlio nato da pochissimi giorni, medico, specialista in igiene e medicina preventiva, vanta un curriculum professionale interemente speso all’interno della sanità pubblica. Comincia nella vecchia Usl 38 presso la direzione sanitaria del distretto 45, da lì il salto alla direzione sanitaria dell’ospedale Ascalesi di Napoli, un passaggio alla direzione sanitaria dell’ospedale Muni di Fermo nelle Marche e poi al servizio programmazione e controllo dell’ex Asl Napoli 4.
Mi sento onorato - dice il neo commissario straordinario - di aver ricevuto un tale incarico; il fatto di essere un interno e conoscere già le criticità aziendali può rappresentare un vantaggio dal punto di vista degli sforzi che faremo per affrontare i grandi temi della rete ospedaliera, del proseguimento del processo di accorpamento, del potenziamento dei servizi territoriali, del deficit di bilancio. Naturalmente, per fare ciò occorrerà valorizzare al massimo le tante professionalità interne; sono certo che il personale sarà all’altezza delle sfide che ci attendono”.
Ernesto Esposito prende il testimone da Antonio Lamberti: “Lascio un incarico definito straordinario e, quindi, necessariamente legato ad un periodo di tempo limitato. Vado via con la consapevolezza di aver portato avanti un difficile processo di fusione di due realtà molto diverse e di aver percorso il cammino della razionalizzazione che, con l’approvazione del bilancio di esercizio giunge ad una prima importante tappa. Chiudiamo questa esperienza presentando dei conti in fase di miglioramento anche se sulla gestione grava ancora il peso di debiti pregressi che però sono stati portati in evidenza in maniera chiara e trasparente. Ringrazio quanti hanno collaborato con dedizione e spirito di sacrificio al difficile lavoro svolto. Tra questi va senz’altro menzionato il nuovo commissario straordinario Ernesto Esposito a cui vanno i miei auguri di buon lavoro”.

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Confesercenti: “Il nuovo incoming in Penisola Sorrentina”

Corso di aggiornamento professionale per i gestori di strutture extra-alberghiere
Mercoledì 26 maggio ore 15,00
Sala Consiliare Comune di Piano di Sorrento


PIANO DI SORRENTO - Grazie all’intuito e all’interesse dimostrato dall’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento nel considerare le strutture extra-alberghiere una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico peninsulare da supportare ed incentivare visto l’indotto che esse creano, nasce il primo corso di aggiornamento professionale dal titolo: “Il Nuovo Incoming in Penisola Sorrentina” previsto Mercoledì 26 Maggio p.v. alle ore 15,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Piano di Sorrento rivolto a tutti i gestori di B&B, affittacamere, case vacanze, agriturismi, country house etc. Il corso è stato organizzato grazie alla sinergica collaborazione tra la Confesercenti Penisola Sorrentina ,il Comune di Piano di Sorrento e l’A.B.B.A.C. Confesercenti Campania, unica Associazione del comparto extra-alberghiero in Campania riconosciuta dal Tavolo Regionale del Turismo, la cui attività mira a salvaguardare i soci gestori e a difendere gli stessi nelle varie battaglie sindacali. E’,infatti, di questi giorni la vittoria ottenuta dalla Confesercenti contro l’applicazione di canoni speciali per la TARSU di alcuni Comuni Campani e della Penisola.
L’obiettivo del corso è fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per una sempre più proficua e corretta gestione delle loro attività attraverso i seguenti argomenti : Legge Regionale n.5 del 10/05/2001, Avv. Agostino Ingenito, A.B.B.A.C Confesercenti Campania, Aspetti Fiscali e Modelli di gestione, Dott. Francesco Galasso, Commercialista, Adempimenti dati ISTAT, Dott. Giovanni Terminiello, Funzionario Ente Turismo Sorrento, Comunicazioni presenze via web, Dott. Antonio Galante, Vice Questore Polizia di Stato, Agevolazioni finanzjarie, Avv. Valeria Pages e Dott. Francesca Vitelli, Confesercenti Provinciale.
Conclusioni, Dott. Tecla Magliacano, Direttore Confesercenti Provinciale e garantire agli associati un’assistenza professionale e continua attraverso i servizi fiscali e legali di cui gli stessi potranno usufruire gratuitamente presso l’ufficio Confesercenti a Sorrento.
Monica Savarese
Presidente Confesercenti Penisola Sorrentina

martedì 18 maggio 2010

Provincia, Sagristani pronto a diventare Assessore....

NAPOLI - Sarebbe questione di ore, massimo di qualche giorno, il rimpasto della giunta provinciale ad opera del Presidente On. Luigi Cesaro all'indomani del varo della giunta regionale della Campania. Polemiche a parte, sopite (?) dall'intervento del Premier Silvio Berlusconi, si prepara il nuovo esecutivo dell'Ente di Piazza Matteotti che dovrebbe promuovere nell'esecutivo il primo degli eletti dell'UDC, Pietro Sagristani. Neanche una settimana fa l'UDC ha fatto man bassa di consiglieri provinciali raddoppiando la propria rappresentanza in consiglio provinciale. Un atto di forza che se da un lato è servito a rimarcare il valore straordinario dell'alleanza col PDL, dall'altro ha allarmato il partito di Berlusconi per la spregiudicatezza delle operazioni portate a termine dagli esponenti del partito di Casini. Per Sagristani siamo di fronte alla svolta: la promozione nell'esecutivo provinciae, peraltro garantita da Ciriaco De Mita, aprirebbe scenari nuovi per l'ex assessore provinciale ed ex sindco di Sant'Agnello, tutti legati alle prossime elezioni politiche. Un'eventuale ripensamento di Cesaro&Co lo metterebbe fuori dai giochi e probabilmente Sagristani sarebbe costretto a rivedere i propri propositi circa il suo ritorno in amministrazionea Sant'Agnello che, a qeust punto, potrebbe subire un'accelerazione per non rafforzare il sindaco-avversario Gianmichele Orlando.

Giovedì il consiglio comunale a Sorrento: giovani al centro del confronto

SORRENTO - Il consiglio comunale di Sorrento è stato convocato per giovedì 20 maggio, alle ore 16. All'ordine del giorno: interrogazioni, nomina del Collegio dei revisori, della Commissione per l'aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari e della Commissione consiliare per la trasparenza amministrativa e per il controllo degli atti. In occasione della sessione straordinaria, convocata dal presidente del consiglio comunale, Mario Acampora, è inoltre previsto un ampio capitolo dedicato ai giovani, attraverso l'adozione di documenti di indirizzo che impegnano, moralmente e politicamente, ad attuare una politica giovanile. In agenda, infatti, il recepimento della "Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita comunale e regionale", del "Libro bianco della Commissione europea: un nuovo impulso per la gioventù europea", della risoluzione del Consiglio d'Europa del 25 novembre 2003 relativa a "Obiettivi comuni sulla partecipazione e informazione dei giovani" e della "Carta dell'informazione della gioventù europea" adottata a Bratislava il 19 novembre 2004 dalla XV Assemblea generale dell'Erica, l'Agenzia della gioventù europea.

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lunedì 17 maggio 2010

"Se mi vuoi bene,il 23 maggio regalami un libro", la giornata nazionale per la promozione della lettura

Indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzata dal Centro per il Libro, la Giornata nazionale per la promozione della lettura, si terrà il 23 maggio prossimo, al culmine di quattro giorni dedicati ai libri. L'iniziativa ha lo scopo di promuovere la lettura in tutte le sue forme, di sensibilizzare i cittadini e soprattutto le nuove generazioni. Istituzioni, Enti locali, biblioteche, ma anche autori, editori, librai si faranno promotori e organizzatori di numerose iniziative su tutto il territorio nazionale. Presentazioni in presenza degli autori, reading, letture di libri e poesie con proiezioni e accompagnamenti musicali dal vivo, incontri dedicati ad una lettura che sia a portata di tutti, iniziative nei Musei e rassegne culturali che sfruttano gli spazi aperti e i piccoli centri storici delle città. Iniziative volte a portare all'acquisto di un libro per regalarlo a qualcuno che si ama, ma anche scambi di libri portati da casa, e libri regalati ai visitatori dai musei. In occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura parte la prima campagna di comunicazione con lo slogan "Se mi vuoi bene il 23 maggio regalami un libro". Regalare un libro è un gesto d'amore: diffondiamone abitudine! E' questo l'obiettivo della campagna.

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Vico Equense, Tartarughe marine, la stazione zoologica ne libererà 18

L’evento si terrà giovedì 20 maggio, ore 10,30, presso il complesso turistico Le Axidie
VICO EQUENSE - Sono state recuperate e curate presso il “Turtle point” della Stazione zoologica Anton Dohrn, adesso sono pronte per ritornare nel loro habitat naturale. Si tratta di 18 tartarughe marine Caretta caretta che giovedì 20 maggio verranno liberate nelle acque che bagnano la costa di Vico Equense durante la seconda edizione della “Giornata del mare”, manifestazione interamente dedicata all’ambiente marino. Questa si terrà presso marina di Aequa, nel complesso turistico le Axidie ed è stata organizzata da Proloco di Vico Equense, Lega navale sezione di Vico Equense in collaborazione con il gruppo di Acquariologia coordinato dalla dottoressa Flegra Bentivegna della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, con il patrocinio e il contributo di Comune di Vico Equense, Regione Campania, Area marina protetta Punta Campanella, Avf - Nucleo sommozzatori, associazione Geo&Bio, Agenzia di comunicazione Semioticando, Azienda Herbelia.
Verranno rilasciati 18 esemplari di Caretta caretta di età compresa tra 15 e 30 anni con un carapace di 50/70 centimetri e un peso che va da 35 a 70 Kg. Tra questi, ce ne sarà uno su cui verrà posizionato un trasmettitore satellitare che consentirà ai ricercatori della stazione zoologica di seguirne le tracce e studiare il suo percorso. Si tratta di “Rocco”, tartaruga marina che, a causa delle reti a strascico, oggi non possiede più la pinna sinistra anteriore. “Abbiamo scelto di posizionare il trasmettitore proprio su questo esemplare – spiega Flegra Bentivegna – per studiare i comportamenti di una tartaruga che dispone di una pinna in meno e capire le difficoltà che potrebbe incontrare e il modo in cui eventualmente superarle”. Non solo gli studiosi ma anche curiosi o appassionati potranno seguire il viaggio di Rocco consultando il sito http://www.seaturtle.org/tracking/?project_id=456.

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Regione Campania: la D'Angelo (PDL) è UNA GIUNTA DELLE PROPRIE OPPORTUNITA’, NON DELLE PARI OPPORTUNITA’

NAPOLI - Bianca D’Angelo, consigliere regionale della Campania eletta nella lista PDL con circa 22mila voti di preferenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Credo che tutte noi donne democraticamente elette possiamo essere determinanti nella “nuova Regione”, ma resto interdetta nel constatare che come nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania anche in giunta la presenza femminile è mortificata con una sola donna presente su dodici assessori. Tutto ciò in palese sfregio dell’art. 46 dello Statuto regionale e della presenza di 15 donne in Consiglio Regionale di cui undici elette nel centrodestra. Mi chiedo se sia giusto per noi donne e naturalmente anche per il Ministro delle Pari Opportunità esprimere nel prossimo Consiglio regionale il gradimento a questo esecutivo così composto».

domenica 16 maggio 2010

Al Gran "Caffè Marianiello" l'ultimo appuntamento con Internet Cineforum.

PIANO DI SORRENTO - Il Liceo “Virgilio” di Meta di Sorrento ha organizzato presso il Gran Caffè Marianiello (Piano)per il corrente anno scolastico la prima edizione di Internet cineforum, una innovativa iniziativa che intende avvicinare gli studenti alle varie problematiche della società contemporanea attraverso il cinema, che ha riscosso un inaspettato consenso di pubblico e critica. Sia per la formula innovativa usata per condurre i forum, vicino al modo di comunicare dei giovani, sia per l’indiscutibile valore degli “ospiti” che hanno aderito con entusiasmo alla proposta. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di intervistare dal vivo o tramite web cam giornalisti, scrittori,editori, registi, imprenditori,docenti universitari su varie tematiche suggerite di volta in volta dal film proposto da una commissione didattica coordinata dal prof. Antonio Volpe.
In collegamento da Berlino, Barcellona, Pechino, Mosca, San Pietroburgo,Roma, Milano,Venezia,New York, Praga sono intervenuti ai vari forum , tra i tanti, il prof. Manfred Wilke consulente del film premio Oscar “La vita degli altri”,il filosofo Franco Riva, il corrispondente del Corriere della sera Fabrizio Dragosei,i giornalisti ANSA Riccardo Ehrman e Beniamino Natale,l’imprenditore Marco Wong Presidente Associna,i registi Kolndrekaj, Curzi e Brunetta,il prof. Vittorio Strada e tantissimi altri. Per lo speciale forum conclusivo, previsto per mercoledì 26 maggio, con inizio alle ore 16.00, in collegamento skype dall’Università dell’Indiana negli USA avremo il premio Nobel per l’economia 2009 la prof. ssa Elinor Ostrom, che per la prima volta parlerà ad un pubblico italiano ed eccezionalmente a studenti degli scuole superiori . In studio ci sarà anche il rettore dell’Università Parthenope di Napoli prof. Gennaro Ferrara e il Sindaco di Piano Giovanni Ruggiero. L’intermezzo musicale sarà curato da Marco Ligabue (fratello del “Liga” nazionale)e dalla sua band RIO che presenterà in esclusiva il videoclip “Il Gigante” realizzato in occasione dell'Earth Day, Giornata Mondiale della Terra, con la preziosa collaborazione di Fiorella Mannoia e di Paolo Rossi. "Con questa canzone abbiamo deciso di aderire al progetto Impatto Zero®, perché sentivamo il bisogno di fare qualcosa per l’ambiente - affermano Marco Ligabue e Fabio Mora autori della canzone -. Tutti possiamo fare un piccolo gesto per aiutare questo pianeta schiacciato dal peso del "Gigante", che rappresenta il tempo moderno che non si cura di nulla in nome degli interessi economici".
Grandi artisti e largo spazio alle tematiche ambientali: la canzone nasce infatti dalla volontà della band di sensibilizzare le persone sui cambiamenti climatici. Un "inno per l’ambiente", ispirato direttamente dal progetto Impatto Zero® al quale i RIO hanno scelto di aderire: grazie ad esso, verranno create nuove foreste per compensare le emissioni di anidride carbonica generate dalla realizzazione del brano. Un gesto concreto a favore di un pianeta dove, come recita la canzone, "il Gigante sporca di nero tutto quello che tocca". Impatto Zero® è il primo progetto in Italia che concretizza gli intenti del Protocollo di Kyoto: riduce le emissioni di anidride carbonica e le compensa attraverso la creazione di nuove foreste. Grazie alla collaborazione con Università italiane e straniere, Impatto Zero® è in grado di calcolare le emissioni di anidride carbonica generate da qualsiasi attività, proporre delle iniziative per ridurre tali emissioni e compensare le restanti tramite la creazione di nuove foreste. Il video introdurrà i temi dell’intervista al premio Nobel per l’economia Elinor Ostrom, professore di scienze politiche alla Indiana University, autrice di due libri appena pubblicati in Italia Governare i beni collettivi. Istituzioni pubbliche e iniziative delle comunità
e La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica
che sintetizzano la sua ultradecennale ricerca accademica. Prima donna a ricevere questo prestigioso riconoscimento nel campo dell’economia, la Ostrom ha portato un sorriso ed un messaggio di speranza nel campo della cosiddetta “scienza triste”.
Temi del forum saranno i cosiddetti "commons"(i “beni comuni”). Come sintetizza Antonio Massarutto, professore associato di Economia Pubblica presso l'Università di Udine e direttore di ricerca presso lo Iefe (Istituto di economia e politica dell'energia e dell'ambiente) dell'Università Bocconi, nel suo articolo sul sito www.lavoce.info, «uno dei dogmi fondativi della moderna economia dell'ambiente è la cosiddetta “tragedy of the commons”, risalente a Garrett Hardin. Secondo questa impostazione, se un bene non appartiene a nessuno ma è liberamente accessibile, vi è una tendenza a sovrasfruttarlo. L'individuo che si appropria del bene comune, deteriorandolo, gode infatti per intero del beneficio, mentre sostiene solo una piccola parte del costo (in quanto questo costo verrà socializzato). Poiché tutti ragionano nello stesso modo, il risultato è il saccheggio del bene. Analogamente, nessuno è incentivato a darsi da fare per migliorare il bene, poiché sosterrebbe un costo a fronte di un beneficio di cui non potrebbe appropriarsi che in parte». «Il ragionamento di Hardin – prosegue Massarutto - partiva dall'esempio delle enclosures inglesi, precondizione della rivoluzione industriale. La recinzione delle terre comuni, in questa visione, costituiva il necessario presupposto di una gestione razionale ed efficiente: mentre in regime di libero accesso il pascolo indiscriminato stava portando alla rovina del territorio, il proprietario privato, in quanto detentore del surplus, aveva l'interesse a sfruttare il bene in modo ottimale e a investire per il suo miglioramento. Quando non vi sono le condizioni per un'appropriazione privata, deve essere semmai lo Stato ad assumere la proprietà pubblica. Solo i beni così abbondanti da non avere valore economico possono essere lasciati al libero accesso; per tutti gli altri occorre definire un regime di diritto di proprietà privato o pubblico. Il merito di Elinor Ostrom è stato quello di ipotizzare l'esistenza di una "terza via" tra Stato e mercato, analizzando le condizioni che devono verificarsi affinché le common properties non degenerino. Ostrom prende le mosse dal lavoro di uno di quei precursori-anticipatori, troppo eterodossi per essere apprezzati nell'epoca in cui scrivevano: lo svizzero tedesco, naturalizzato americano, Ciriacy-Wantrup, che ancora negli anni Cinquanta
osservava che vi sono nel mondo molti esempi di proprietà comuni che sfuggono al destino preconizzato da Hardin, come ad esempio le foreste e i pascoli alpini. Distingueva appunto le "common pool resources" (res communis omnium) dai "free goods" (res nullius): nel primo caso, pur in assenza di un'entità che possa vantare diritti di proprietà esclusivi, a fare la differenza è l'esistenza di una comunità, l'appartenenza alla quale impone agli individui certi diritti di sfruttamento del bene comune, ma anche determinati doveri di provvedere alla sua gestione, manutenzione e riproduzione, sanzionati dalla comunità stessa attraverso l'inclusione di chi ne rispetta le regole e l'esclusione di chi non le rispetta. Su queste fondamenta poggia l'edificio concettuale della Ostrom, la cui opera più importante, Governing the Commons, sviluppa una teoria complessiva che identifica le condizioni che devono valere affinché una gestione "comunitaria" possa rimanere sostenibile nel lungo termine. Analisi che intreccia con grande profondità e intelligenza la teoria delle istituzioni, il diritto, la teoria dei giochi, per lambire quasi le scienze sociali e l'antropologia. Il campo di applicazione delle ricerche sviluppate in questo filone può far storcere il naso: dalle risorse di caccia degli Indiani d'America alle comunità di pescatori africani, o alla condivisione delle acque sotterranee in qualche remoto sistema agro-silvo-pastorale nepalese. Ma come spesso succede, applicare il concetto di base a un oggetto semplice consente di mettere a fuoco concetti e teorie di portata molto più generale. Non a caso, la lezione della Ostrom è di particolare importanza oggi, a proposito dei global commons, come l'atmosfera, il clima o gli oceani. Per applicare la ricetta di Hardin a questi beni, infatti, ci mancano sia un possibile proprietario privato, sia un soggetto statale in grado di affermare e difendere la proprietà pubblica. Il diritto internazionale, in questa prospettiva, altro non è che un sistema di governance applicato a un bene comune, e non vi è soluzione alternativa alla cooperazione tra i popoli della Terra per raggiungere un qualsiasi risultato in termini di lotta ai cambiamenti climatici». Forte è la tentazione di applicare questa teoria alla comprensione della crisi economica in corso, come fa Massarutto, che pure riconosce come la Ostrom non si sia mai occupata di finanza: «Forse anche la crisi finanziaria che stiamo vivendo altro non è che un esempio di "saccheggio" di una "proprietà comune" , la fiducia degli investitori, per ricostruire la quale servirà qualcosa di più di una temporanea iniezione di capitale nel sistema bancario». Di grande interesse sono le possibile implicazioni politiche della teoria della Ostrom: «Il lavoro di Ostrom trova punti di contatto con la teoria dei giochi, in particolare con quei filoni di ricerca che attraverso il concetto di gioco ripetuto mostrano come gli esiti distruttivi e socialmente non ottimali (equilibri di Nash, di cui la stessa "tragedy of the commons" è in fondo un esempio) possano essere evitati se nella ripetizione del gioco gli attori "scoprono" il vantaggio di comportamenti cooperativi, che a quel punto possono essere codificati in vere e proprie istituzioni. È interessante anche notare come il "comunitarismo" della Ostrom trovi qui un punto di contatto con "l'anarchismo" antistatale; ma Ostrom enfatizza piuttosto l'importanza della comunità, della democrazia partecipativa, della società civile organizzata, delle regole condivise e rispettate in quanto percepite come giuste e non per un calcolo di convenienza».
Infine, da più parti è stata richiamata l'importanza delle ricerche della Ostrom per l'economia della conoscenza. Paolo Ferri , docente di Tecnologie didattiche e Teoria e tecnica dei nuovi media presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Milano Bicocca(prossimo ospite dell’Inter.cineforum), ha ricordato come la Ostrom abbia definito "bene comune" la conoscenza nell'età digitale. Presso Bruno Mondadori di Milano è apparso il volume La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica, traduzione italiana di una raccolta di saggi introdotta e curata appunto dalla Ostrom in collaborazione con Charlotte Hess.
Quest'ultimo aspetto del pensiero della Ostrom è stato sviluppato, in un articolo sul supplemento culturale del "Sole 24 ore" del 18 ottobre 2009, da Maria Cristina Marcuzzo, docente ordinario di Economia Politica alla "Sapienza" di Roma: «La conoscenza, nella sua forma di informazione digitale distribuita, differisce dai beni comuni del mondo fisico principalmente per la sua bassa "sottraibilità": l'uso che una persona ne fa non riduce i benefici disponibili per gli altri, ma al pari di tutti i beni comuni è investita da questioni di equità, efficienza e sostenibilità. L'approccio della Ostrom è in contrasto con l'impostazione economica tradizionale secondo cui la conoscenza è un bene pubblico "puro": un bene disponibile per tutti e il cui uso da parte di una persona non limita l'uso da parte di altri. A differenza dei beni privati, dai beni pubblici gli individui non possono essere esclusi ed è questa caratteristica a essere usata nella definizione dell'economista. Ostrom, che ha condotto questi studi negli anni Settanta col marito Vincent, ha invece elaborato una più sottile classificazione, misurando due dimensioni congiuntamente. I beni pubblici (la conoscenza utile, i tramonti) hanno una bassa sottraibilità e una difficile escludibilità, al contrario dei beni privati (come i computer, i cioccolatini). I beni di club (l'asilo nido, l'abbonamento a una rivista) hanno bassa sottraibilità e facile escludibilità, al contrario delle risorse comuni, dal cui uso è difficile escludere ma il cui uso non sottrae disponibilità: le biblioteche e gli impianti di irrigazione sotto questo aspetto sono simili. La tesi della Ostrom è che le tecnologie che consentono una distribuzione globale e interattiva dell'informazione hanno trasformato radicalmente la struttura della conoscenza come risorsa: “Da bene pubblico non sottraibile e non esclusivo, la conoscenza è convertita in una risorsa comune che deve essere gestita, monitorata e protetta, per garantirne la sostenibilità e la preservazione”.
L 'informazione diffusa e distribuita è quindi suscettibile di dilemmi sociali (interrogativi, controversie, dubbi...) come tutti i beni comuni. Le insidie nascono dall'esistenza non solo di copyright, brevetti ma anche di limiti alla conservazione delle informazioni. Per esempio quando biblioteche e singoli individui acquistano una rivista cartacea, la dispersione territoriale di molte copie garantisce la conservazione della risorsa. Ma quando la pubblicazione è solo online, concessa su licenza a biblioteche o a individui, “le opere sono centralizzate e vulnerabili ai capricci dell'editore o del caso”. L'obiettivo dell'analisi dei beni comuni è allora quello di costruire forme efficaci di azione collettiva e iniziative di auto-organizzazione e auto-governo». Di fronte agli entusiasmi suscitati dall'assegnazione del premio Nobel alla Ostrom, risuona più critica la voce di Emiliano Brancaccio , ricercatore in Economia politica e docente di Macroeconomia e di Economia del lavoro presso la Facoltà di Scienze economiche e aziendali dell'Università del Sannio, a Benevento, che in un ampio articolo su www.emilianobrancaccio.it, ripreso in forma più sintetica nel "Manifesto" del 13 ottobre 2009, osserva: «Le ricerche di Ostrom hanno senz'altro fornito importanti elementi di conoscenza per una gestione sostenibile dei beni comuni, e in particolare delle risorse ambientali. Se tuttavia si guardano tali apporti nell'ottica di un aggiornato materialismo storico, non si può fare a meno di rilevare in essi alcune fragilità di fondo. Riguardo ad Ostrom, c'è da dire che fin dai tempi degli studi di Marx sui devastanti effetti delle enclosures, il problema per i materialisti storici non è mai stato quello di esaminare i danni prodotti dalla distruzione delle proprietà comuni, ma è stato invece di comprendere quali immani forze riuscissero inesorabilmente a disintegrare le forme primitive di organizzazione comunitaria delle risorse, del tutto indipendentemente dalle devastazioni economiche e sociali che quelle stesse forze provocavano».
Brancaccio contesta che si possa applicare al mondo della conoscenza il modello "comunitario" di gestione dei boschi e dei pascoli comuni: «In questo nuovo ambito tuttavia le conclusioni della Ostrom sono per forza di cose divenute ben più articolate e controverse. E' chiaro infatti che il campo della conoscenza scientifica e tecnologica è attraversato più di ogni altro da continue innovazioni che sconvolgono il quadro delle relazioni economiche e sociali, e che rendono dunque molto improbabile l'affermarsi di quei lunghi processi di sedimentazione delle regole indispensabili per l'affermarsi "dal basso" di forme di gestione "comune" delle risorse». Proprio questi temi relativi all'ambiente, quanto quelli riguardanti la conoscenza come bene comune nell'età digitale saranno approfonditi nel corso del forum che avrà un seguito nel 2011 con la partecipazione dal vivo della stessa Ostrom e di altri ricercatori di fama mondiale alla seconda edizione dell’ Inter.cineforum. Seguirà la proiezione del film “La ricerca della felicità”(USA 2006) di Gabriele Muccino con un grandissimo Willie Smith.

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