PIANO DI SORRENTO - Finalmente qualcosa si muove nel ventre molle di un
PD peninsulare allo sbando...il disgusto per un modo di far politica completamente avulso dalla realtà dei problemi vissuti sul campo, in prima linea e tra la gente.
Un
Pd rinchiuso in quella
torre d'avorio della politica dei palazzi o dei palcoscenici dove per uno come
Morando è facile parlare di crisi economica globale, delle insulse ricette-Tremonti da spiegare alla gente che "
così...tornerà a votarci", o di politica internazionale!

Lui,
Morando, di comprendere il malessere profondo degli
ultimi PD della costiera non ne ha voglia...Lui pure vuole tornarsene a casa qualche fine settimana invece di essere costretto a trascorrerlo ad ascoltare i mal di pancia della base, a prendersi gli schiaffi al posto di
Bassolino, della
Jervolino, dell'On.
Bossa che si diletta su FB piuttosto che di venire in costiera a confrontarsi.
In fondo a tutti questi personaggi - e quindi anche a
Morando - piace "
masturbarsi politicamente e intellettualmente" al riparo nei Palazzi romani, davanti alle telecamere, nei salotti lobbistici, sapendo di avere lo stipendio sicuro a fine mese, ricchi di bonus e di agevolazioni come i biglietti per andare gratis allo stadio (
Iene docet), comunque al riparo dal confronto "
corpo a corpo".
E' questo che in guerra fa paura...e vogliono che poi la guerra con gli elettori la facciano le brave persone che si incontrano pure di sabato mattina per discutere di politica rinunciando a godersi una delle prime giornate di sole primaverile con la famiglia!
Delle lamentele degli elettori gliene frega poco o nulla, a
Morando come agli altri
Big, perchè la
presa di coscienza significa
assunzione di responsabilità e quindi
azione, decisione, risposte!
Invece
lui se ne sta lì, paziente ad ascoltare dopo aver parlato per quasi un'ora delle solite considerazioni sulla crisi globale e il futuro nero che ci aspetta, scongiurabile sole se vincesse il PD...considerazioni che, senza offesa, ci strappano un riso amaro visto che sentiamo e le leggiamo ovunque e le abbiamo pure imparate a fare noi...
Ma allora sono tutti fessi quelli che stanno lì ad ascoltarlo?C'è un
ordine del giorno da discutere e sono le
primarie del PD per scegliere il candidato presidente e i
criteri per scegliere il candidato di collegio di una provincia, città di Napoli inclusa, che secondo
Morando ha addirittura 4 milioni di abitanti.
Evidentemente ne ha aggiunto almeno
uno in più e se pensa pure di poter parlare di programmi e di progetti per l'area metropolitana su dati sbagliati, vuol dire che questo PD ha perso la testa!
Se non fosse per gli interventi dei presenti, credetemi, non ci sarebbe più alcuna ragione di ipotizzare soltanto un voto per il
PD, non alle primarie, bensì alle elezioni di giugno.
L'ombra di
Sagristani, la sua assenza perchè si trova all'estero annunciata da un disorientato coordinatore di collegio
Luigi Ponticorvo, aleggia nell'aria: tutti sanno che è trasmigato nell'
Udc senza avere il coraggio di venire nell'unica sede legittima e rappresentare il proprio disagio, chiarire la sua aspettativa, evidentemente inevasa, di discontinuità e annunciare: "
Grazie a tutti per quello che avete fatto per me, ma oggi non sono più dei vostri...non me ne vogliate, ma la real politik impone decisioni solitarie...Quindi vado lì dove mi porta oggi il cuore...dove posso continuare a privilegiare i miei legittimi interessi di uomo politico".
Per fare questo, è ovvio,
ci vogliono le palle....
Meglio allora andarsene a caccia in
Albania e aspettare un'altra settimana...Magari vedendo prima chi vince le primarie per poter ancora meglio giustificare l'ennesimo
salto della quaglia.
Morando neanche mostra di averli questi
benedetti attributi per cui tutti ci si chiede: ma perchè si è preso l'incarico di fare il commissario del Pd? Forse per liquidarlo?
"
Possiamo ancora farcela...", osa dire, ma non si è accorto che quasi tutti nel rivolgerglisi usano il
lei...
E' la fine,
caro Senatore, e lo sa anche
lei che continua a mantenere la mano a una
Sindaca di Napoli che ha affidato il governo della città, della capitale del mezzogiorno, a una banda di "
delinquenti" stando alle accuse dei
PM che infatti li hanno imputati anche di
associazione per delinquere.
Eppure continua a stare lì, la
Jervolino come
Bassolino, come tutto un ceto politico che non è più di sinistra e che vuole usare lo spauracchio
Berlusconi o
Cesaro alla Provincia per incitare un corpo elettorale in coma.
Per la prima volta le parole di un
Carlo Sassi, di una
Stefania Astarita, di un
Raffaele Esposito, di un
Lello Cioffi, di un
Luigi Mauro suonano come un
out-out, educato ma inequivocabile:
o si cambia o è la fine, senza sconti per nessuno, per nessuno!Ritornati ad essere quasi
carbonari, questi
uomini e queste
donne di un PD senza giovani (assente, ma nessuno lo ha giustificato l'astro nascente peninsulare
Antonio D'Aniello)possono, se superano i personalismi e hanno il coraggio di non guardare in faccia a nessuno, gettare le basi per costruire una prospettiva per il futuro, quando cioè il
crollo del sistema democratico sarà inesorabile e solo allora si dovrà attingere, per non saltare in aria, alle residue risorse vitali, da qualunque parte provengano.
E allora la bandiera del PD per il collegio a queste provinciali è pronta ad indossarla meritatamente la Stefania che di sorprese non ne fa, ma che rappresenta il...ripartire daccapo!

Ora però è il momento di soffrire...Occorre che il PD
paghi per il suo consociativismo con il centro-destra, per il suo alto livello di corruzione e di collusioni, per il suo non essere quel partito che predicano invece sia, piuttosto un ceto politico spregiudicato e incapace di fare gli interessi della gente, quelli veri intendiamoci!
Soltanto una
formidabile sconfitta elettorale può cancellare una nomenklatura che ha distrutto la
Campania e che ancora pensa di aver titolo a dire qualcosa...e pure di sinistra.
Ma ci facciano...il piacere!!!Etichette: politica e polemiche